L’Italia è tornata a vincere contro la Lituania dopo i pareggi contro Bulgaria e Svizzera. Gli azzurri continuano ad essere primi nel gruppo C di qualificazione mondiale ma con 6 punti di vantaggio sulla seconda della classe.
Il borsino degli azzurri: facciamo un bilancio di questa ripartenza azzurra dopo il sorprendente trionfo europeo dei ragazzi di Mancini.
Il borsino degli azzurri
Top
Chiesa – indemoniato là davanti, specialmente contro la Bulgaria. Indispensabile
Raspadori – All’esordio da titolare propizia un autogol, segna un gol, se ne vede annullare un altro. L’avversario era quello che era ma il ragazzo ha movimenti da attaccante consumato e personalità da vendere.
Di Lorenzo – Fa sempre il suo. Non un fenomeno ma sicuro in entrambe le fasi.
Jorginho – Discontinuo, non sempre all’altezza, con un rigore sbagliato contro la Svizzera che avrebbe potuto mettre già in cassaforte la qualificazione.Eeppure, anche così, sembra indispensabile alla squadra.
Barella – Solita lotta a metà campo, grande foga, forse troppa, e forma ancora approssimativa ma per lui vale il discorso fatto per Jorginho: non può mancare in questa squadra.
Donnarumma – Quasi mai impegnato, qualche incertezza nel gol subito, ma è un totem della squadra, inutile girarci intorno.
Mancini – Il ct azzurro è entrato in una nuova dimensione di peace and love: non sembra scomporsi davanti a nulla, sempre ottimista e i risultati, con o senza difficoltà, gli danno ragione: This is the dawning of the age of Aquarius – Age of Aquarius- Aquarius…

Flop
Florenzi – Prestazione da dimenticare da parte del neoacquisto del Milan nella gara con i bulgari. Al momento non c’è comptizione con Di Lorenzo per la titolarità.
Verratti – Da lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più che sembra non arrivare mai in nazionale.
Immobile – Il più criticato, a volte con eccesso di zelo. Ma ci mette del suo: corre, si impegna, ma non sembra riuscire mai a incidere in maglia azzurra.
Berardi – Evanscente. Si procura il rigore cntro la Svizzera poi sbaglia un gol clamoroso a tu per tu con Sommer. Appare indietro fisicamente.
Da rivedere
Bastoni – Gioca contro gli inesistenti lituani. Va rivisto in situazioni più probanti. Sulla carta, visto il suo rendimento con l’Inter, sembrerebbe il naturale pilastro dlla retroguardia, eppure Mancini continua a preferirgli Acerbi e Toloi nelle rotazioni ditro ai due grandi vecchi Bonucci e Chiellini. Mistero.
Zaniolo – Sta rientrando dopo un lungo infortunio, deve immergersi nei meccanismi di Mancini ma è destinato -fisico permettendo- a diventare un pilastro azzurro.
Kean – Grandissimo match contro i lituani, va rivisto. Se non soffrisse di balotellite potrebbe diventare un giocatore importante.
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