Torna Lula e ne ha per tutti e con Zelensky ci va giù durissimo: “Sembra impegnato in una campagna elettorale. Dovrebbe essere più preoccupato per il tavolo dei negoziati”.
Lula tuona contro la guerra
In una lunga intervista rilasciata alla rivista Time, su cui si staglia copertina con il titolo: ‘Il secondo atto di Lula‘, il leader del Partito dei Lavoratori, in testa ai sondaggi in vista delle elezioni di ottobre, ha affrontato il tema della crisi in Ucraina.
TIME’s new cover: Brazil’s most popular President returns from political exile with a promise to save the nation https://t.co/qmLcrH61W7 pic.twitter.com/gHdVpY7jY1
— TIME (@TIME) May 4, 2022
“Si sta suscitando odio contro Putin, questo non risolverà nulla! È necessario incoraggiare un accordo, ma viene alimentato il confronto”, ha sottolineato. “Qual è stato il motivo dell’invasione dell’Ucraina? Nato? Quindi Usa ed Europa avrebbero dovuto dire: ‘L’Ucraina non aderirà alla Nato’. Questo avrebbe risolto il problema, ora non è il momento per l’Ucraina di unirsi al blocco comunitario. Non dovevano incoraggiare il confronto”.
Lula ha sottolineato che non c’è stata volontà di risolvere le problematiche. “Se vuoi la pace, devi essere paziente. Avrebbero potuto sedersi a un tavolo delle trattative per 10, 15, 20 giorni, tutto il mese, cercando di trovare una soluzione: il dialogo funziona solo quando viene preso sul serio”.
Il leader del Partito dei Lavoratori parla poi dl presidente degli Stati Uniti Joe Biden: “Gli Stati Uniti hanno un peso molto grande e avrebbero potuto evitare questo conflitto, non incoraggiarlo. Avrebbe potuto dire di più, avrebbe potuto partecipare di più, Biden avrebbe potuto prendere un aereo e atterrare a Mosca per parlare con Putin. Questo è l’atteggiamento che ci si aspetta da un leader”.
L’affondo su Zelensky
Durissime le parole di Lula sul presidente ucraino:
“A volte guardo il presidente dell’Ucraina in televisione come se stesse festeggiando, ricevendo applausi alzandosi in piedi da tutti i parlamenti, sai? Questo ragazzo è responsabile quanto Putin. Perché una guerra non ha un solo colpevole”.
“Sembra che faccia parte di uno spettacolo. Voglio dire, appare in televisione al mattino, nel pomeriggio, di notte, appare al parlamento inglese, al parlamento tedesco, al parlamento francese come se fosse impegnato in una campagna elettorale. Dovrebbe essere più preoccupato per il tavolo dei negoziati”.
“Ok, sei stato un bravo comico. Ma non facciamo una guerra per portarti in TV. E dovremmo dire a Putin: ‘Hai molte armi, ma non hai bisogno di usarle in Ucraina. Parliamo!'”.
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