Secondo il colonnello austriaco Markus Reisner dell’Accademia militare teresiana, buona parte delle armi occidentali inviate agli ucraini viene distrutta o catturata, tanto che l’esercito russo sta distribuendo manuali ai propri soldati per insegnare loro ad usarle.
Battaglia nel Donbass, aggiornamenti
Il “punto” del colonnello austriaco Markus Reisner dell’Accademia militare teresiana sulla battaglia del Donbass.

1) I russi, concentrando le loro forze nel settore del Donbass, hanno accorciato le loro linee di rifornimento, che adesso sono più sicure anche perché le forze speciali ucraine – che avevano condotto con successo diversi attacchi contro le linee di rifornimento russe, in specie nel settore di Kiev e nella zona tra Sumy e Kharko – hanno subito molte perdite e la loro azione è contrastata dalle forze speciali russe, che impediscono agli ucraini di infiltrarsi nelle retrovie dell’esercito russo.
2) Le difese ucraine non sono solide in tutti i settori in cui i russi stanno attaccando, né gli ucraini possono sottrarsi al tiro di artiglieria dei russi, ritirandosi in aree urbane come hanno fatto nelle prime settimane di guerra per poi colpire ai fianchi le colonne corazzate russe.
3) I BTG (battalion tactical groups che sono le “pedine” dell’esercito russo) russi ora avanzano sostenendosi reciprocamente, di modo che l’azione della fanteria, dei carri e dell’artiglieria sia ben coordinata e quindi agli ucraini riesce sempre più difficile tendere imboscate ai singoli BTG.
4) Le armi occidentali che arrivano al fronte sono subito usate dagli ucraini ma
5) Del resto, sia i pezzi di artiglieria pesante che i radar di artiglieria che vengono consegnati all’esercito ucraino possono essere distrutti dall’aviazione russa, come effettivamente sta accadendo.
6) In sostanza, l’esercito russo sta avanzando lentamente, ma in modo ordinato e con pochi problemi logistici. Pertanto le armi che l’esercito ucraino sta ricevendo dall’Occidente possono non essere sufficienti per fermare l’avanzata russa.
Per il colonnello Reisner dunque non si può escludere che la Russia possa vincere questa guerra, anche se è lecito ritenere che non finirà presto. Comunque sia anche Reisner è convinto che decisive per le sorti della guerra saranno – ovviamente – le prossime settimane.
NB: Si veda anche questo video in cui il col. Resiner spiega la battaglia nel Donbass.
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