“Da grande voglio cadere dai palchi”
Da grande voglio cadere dai palchi. Quindi vorrei fare l’attore e il cantante e il musicista. Per coronare questo sogno mi attrezzerò per frequentare l’accademia d’arte drammatica e il conservatorio e il Dams. Posti dove si impara a fallire e a cadere.
Il mio metodo preferito nella caduta è il metodo Strasberg, perché ti fai male veramente e può uscire pure il sangue.
Il mio punto di riferimento è e rimane anche adesso Massimo Ranieri quando fa le flessioni. Ma anche Mario Tessuto quando canta. Mi piacerebbe fratturarmi una gamba. Sempre la stessa. Per una questione di stile. La frattura è il marchio di fabbrica dell’artista.
Il sogno del cassetto sarebbe cadere di testa dal palco della Scala. Sperando che nessuna pelliccia in prima fila attutisca il colpo. Sono contro le pellicce perché sono contro lo scuoiamento della vecchia. Quando la vecchia viene scuoiata fa pena perché ti trafigge il cuore con le sue emissioni gutturali. Preferisco lo scuoiamento della volpe e dell’indiano perché hanno più dignità, si lamentano meno, anche se hanno meno soldi.
Forza Massimo. Forza Napoli. Forza India.

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