Il miglior antifascismo è il rilancio della lotta e della mobilitazione delle classi lavoratrici. Da respingere quello strumentale per restringere gli spazi per la protesta e le lotte sociali.
Il miglior antifascismo
Sono ridicole le dichiarazioni di Giorgia Meloni che non riconosce “la matrice” dell’assalto squadristico alla Cgil. Strano, visto che la sede di Forza Nuova è stata per anni in un immobile della fondazione presieduta da esponenti del suo partito.
Siamo stati davanti alla Camere del Lavoro della Cgil in tutta Italia per dire no allo squadrismo dei neofascisti.
Abbiamo partecipato allo sciopero generale dei sindacati di base con manifestazioni in tutta Italia.
Tutto questo per ricordare che il miglior antifascismo è il rilancio della lotta e della mobilitazione delle classi lavoratrici per la difesa dei propri diritti.
Non dimentichiamo che il restringimento e lo svuotamento della democrazia costituzionale da anni è opera degli stessi partiti di governo ed è servito a portare avanti politiche antipopolari di precarizzazione del lavoro, privatizzazione, tagli della sanità e dello stato sociale.
Lo stesso governo Draghi è l’emblema della crisi della democrazia e della subalternità della politica al grande capitale.
Da anni chiediamo con l’ANPI lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e squadriste, ma va respinto ogni tentativo del governo di usare la scusa dei fascisti per restringere ulteriormente gli spazi per la protesta e le lotte sociali.
Il governo, che colpevolmente non ha garantito sabato la protezione alla sede del più grande sindacato italiano, cerca di usare l’azione squadristica per ulteriori limitazioni del diritto di manifestare mentre il neodirettore di Repubblica voluto da Elkan, Maurizio Molinari, ha definito i No Tav “terroristi” in tv.
Ricordiamo che con i ministri Minniti e Salvini sono stati approvati decreti liberticidi contro le proteste sociali che i successivi governi Conte2 e Draghi non hanno cancellato.
Respingiamo ogni tentativo di usare l’antifascismo per rafforzare il coro mediatico di consenso intorno a un governo che palesemente è espressione del capitalismo italiano e europeo.
I valori dell’antifascismo vivono nelle lotte per l’attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza. Questo governo rappresenta la tendenza a sostituire i principi fondamentali e gli obiettivi programmatici della carta costituzionale con il primato neoliberista del capitale e del profitto.
In questo paese lo sviluppo di un’opposizione sociale e politica al governo Draghi è condizione per togliere ogni spazio alla demagogia della destra riportando al centro le reali emergenze.
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