È di questi giorni il caso di Aldo Rotolo, alias il Vate Nerazzurro, che usava il suo canale Youtube per truffare persone, tutte tifose interiste.
Il caso “Vate Nerazzurro”
“Ciò che feci in gioventù è centinaia di volte più semplice oggi. La tecnologia alimenta il crimine” parole di Frank Abagnale ex truffatore e falsario statunitense che in cinque anni, negli anni sessanta, incassò, 2,5 milioni di dollari.
Arrestato divenne consulente dell’FBI ed oggi dirige l’Abagnale & Associates una società di consulenza per frodi finanziarie. Sulla sua vicenda è stato girato un film “Prova a prendermi”, regista Steven Spielberg, con protagonista Leonardo Dicaprio, ed un Musical a Broadway nel 2008.
In effetti internet è il luogo ideale per creare e tentare delle truffe. Tutti noi abbiamo ricevuto, almeno una volta nella nostra vita, una mail dall’Africa o da qualche altro continente, per la famosa donazione in denaro.
Oppure richieste d’amicizia su Facebook di belle ragazze, spesso di lingua francese, che sono l’esca per spillare soldi a maschietti che si fanno incantare da tanta bellezza. Per non parlare della mail, con l’intestazione di banche o Posta, per richiederci i nostri dati per sbloccare il nostro conto, che in realtà nessuno ha mai bloccato.
Basta essere un po’ distratti per cadere in queste trappole e perderci centinaia, o migliaia di euro. Per non parlare delle nostre carte di credito che sono a rischio clonazione tutte le volte che le usiamo. È vero la tecnologia aiuta il crimine.
La possibilità di interagire con persone a centinaia di chilometri di distanza aumenta la platea di potenziali vittime. È come la pesca a strascico, qualcuno nelle rete ci rimane sempre.
È di questi giorni il caso di Aldo Rotolo, alias il Vate Nerazzurro, che usava il suo canale Youtube per truffare persone, tutte tifose interiste. L’Inter era il pretesto per avvicinare le persone, proponeva la vendita di quote del suo canale, per qualche centinaio di euro, per poi evaporare magicamente e bloccare sui social le sventurate vittime.
Oppure prometteva case e posti di lavoro, si faceva accreditare somme per bloccare gli appartamenti ed anche in questo caso spariva magicamente. Il nostro eroe è stato sbugiardato dalla trasmissione “Chi l’ha visto” di Federica Sciarelli con un bel servizio realizzato da Bonistalli e Fornari.
In realtà il nostro eroe pare avesse una carriera decennale in questo campo. Nel 2011 era stato protagonista nella trasmissione “Le Iene” con tanto di inseguimento per le strade di Barcellona. Tra le sue attività, oltre a non pagare i fornitori, c’era anche la vendita di biglietti per eventi, soprattutto calcistici.
Memorabile il racconto di un intero charter, pieno di tifosi del Milan, che avevano comprato lo stesso biglietto della partita dal Rotolo. Lui di fronte al vil denaro non si fa problemi di colori e fede. Nella parte finale del servizio, con Rotolo che sa di essere stato smascherato, si sente una telefonata fatta al giornalista in cui promette di restituire le somme di denaro. Ci sentiamo di anticipare che non restituirà un bel niente.
In ogni caso Youtube, nella giornata di ieri, ha rimosso il suo canale, che aveva più di 5000 iscritti, anche se nelle ultime ore, dopo il servizio su RAI3, molti avevano cancellato l’iscrizione.
Uno è stato smascherato e reso inoffensivo, purtroppo di Aldo Rotolo è pieno il web e sarebbe necessario avere un minimo di educazione digitale. Diffidare da chi non mostra il proprio volto, diffidare da chi chiede denaro, e prendere l’abitudine di fare una ricerca sul web. Con questi piccoli accorgimenti le persone come il Vate non avranno vita facile.
E magari, chi ha canali importanti con molto seguito, prima di dare visibilità e spazio alle persone, si prenda cinque minuti di tempo per capire con chi ha a che fare. Nel caso specifico il Vate era diventato credibile anche a causa della leggerezza di chi gli ha dato spazio. Piccoli accorgimenti per rendere il web più sicuro, più credibile ed anche più divertente.
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