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Boxe, a Ladispoli vincono Di Carlantonio, Malvitano e Patrizio Santini

Esiste ancora il pugilato? È praticamente scomparso dai circuiti televisivi, anche da quelli a pagamento perché non rende quanto gli sport maggiori, ma lontano dalle telecamere ci sono atleti e appassionati, palestre e tifosi, e ci sono ancora le serate, come quella che ha visto impegnati due pugili romani e il ladispolese Patrizio Santini. Il nostro inviato ce lo racconta.

Boxe, a Ladispoli vincono Di Carlantonio, Malvitano e Santini 1

Di Carlantonio, Malvitano e Patrizio Santini: tris di vittorie a Ladispoli

Siamo nell’I.C. Corrado Melone. Non so se esiste l’inferno, ma se c’è somiglia sicuramente a una fredda palestra scolastica senza riscaldamento. Io ho qualche decennio di esperienza sulle spalle e pertanto, avendo letto sul manifesto quale era la location, sono arrivato con largo anticipo per andare al solito pub al fine di fare il pieno di calore alcolico.

Arrivo che sta finendo l’ultimo incontro dei dilettanti, fortunatamente i tre incontri dei professionisti li ho visti tutti. Sedie di plastica da bar dell’hinterland, ma almeno sono ben distanziate, tuttavia è intollerabile l’assenza della ring girl (sarebbe la femmina discinta che nell’intervallo fra un round e l’altro sculettando mostra al pubblico il cartello con il numero del round successivo).

Dimenticavo: la serata è dedicata a Daniele Nica, un ragazzo di 16 anni morto nel 2016 in un incidente stradale, l’incasso della serata verrà devoluto alla onlus MioFratelloFiglioUnico di Roma e alla famiglia del pugile Alessio Zangrilli, suicidatosi qualche settimana fa gettandosi nel Tevere.

Mirko Di Carlantonio (11-9-1) 40 anni, deve vedersela con Jovan Giorgetti (9-19-0), giamaicano di Firenze di 39 anni, pugile che ha una tecnica di combattimento basata su due elementi: testa bassa e ganci larghi di prima intenzione, sia col destro sia col sinistro. I ganci sventagliati vanno a segno solo raramente, più dirompente la testa bassa, infatti dai e dai alla quarta ripresa con essa ferisce l’avversario. Testata accidentale, si leggono i cartellini e Di Carlantonio, che era in nettissimo vantaggio, si aggiudica la vittoria.

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Mirko Di Carlantonio

Tocca poi a Cristian Malvitano (9-3-0) che si trova di fronte il piemontese Marco Delmestro (1-29-0), il quale ha vinto il suo incontro d’esordio nel 2009 e da allora ha inanellato solo sconfitte. A dispetto del record apparentemente umiliante e dello svantaggio anagrafico (ha 42 anni contro i 25 del vispo Malvitano), Delmestro se la cava decorosamente mostrando un buon mestiere, spesso si mette in guardia destra ma non per sorprendere l’avversario in attacco bensì per difendersi con ottima efficacia. Complimenti perché non ha fatto la figura dell’agnello sacrificale, vince Malvitano ai punti.

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Cristian Malvitano
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Malvitano e Delmestro

Chiude la serata il pugile di casa Patrizio Santini (3-1-0), 20 anni, contro Shpetim Varfi (0-1-0) 36 anni. L’albanese ha un allungo molto più corto, sostanzialmente non dà pugni e si limita a chiudersi (cosa che sa fare bene) e a scappare di angolo in angolo.

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Patrizio Santini

All’inizio della terza ripresa va giù e viene contato, poco dopo piega le gambe all’angolo ma inspiegabilmente niente conteggio, altro angolo e altra genuflessione e stavolta viene contato, ma secondo me era il momento di dichiarare il kot. Che arriva pochi secondi dopo, quando -in un altro angolo ancora- Santini tempesta di pugni gli avambracci di Varfi serrati a protezione: l’arbitro (l’esperto Marzuoli) ferma il match recuperando la svista precedente, Varfi accenna una protesta e nella specifica circostanza non ha tutti i torti, ma nel complesso è giusto così.

Santini atterra Varfi…
lo chiude alle corde…
…ed è kot

Buonanotte e via veloce, ché l’Aurelia mi attende.

 

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Artemio Altidori
Artemio Altidori
"So' contento"

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