L’incredibile campagna mediatica contro sussidi e reddito di cittadinanza ha toccato vette parossistiche quest’estate, proprio mentre una serie di controlli dell’ispettorato del lavoro sta segnalando una criminalità imprenditoriale diffusa, ignorata dai grandi media.
Criminalità imprenditoriale e reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza non sta risolvendo i problemi di povertà dei percettori, e questo era chiaro dal principio ma non era nemmeno nelle intenzioni ma sta avendo un effetto positivo imprevedibile: sta permettendo alle persone di evitare il ricatto dello sfruttamento – dell’accettare lavori al limite dello schiavismo -se non oltre – per pochi spiccioli, e questo non sta andando assolutamente giù a una classe imprenditoriale divenuta isterica.
La possibilità che si possa avere una scelta che vada oltre la disperazione non è contemplata nell’orizzonte imprenditoriale nostrano.
Tutto questo avviene mentre, al contempo, l’Ispettorato del lavoro ha comunicato i dati di alcuni controlli avvenuti in questo periodo, diffondendoli anche via social, per sensibilizzare sull’argomento: i risutati sono imbarazzanti.
Dunque, il 100% per cento delle aziende della logistica ispezionate non è risultato in regola. Un dato che andrebbe tirato fuori ogni qual volta politici e imprenditori rilanciano la bufala che non si trovano operai per colpa del reddito di cittadinanza.
Non bastasse, l’Ispettorato del lavoro ha comunicato gli esiti delle ispezioni di Ferragosto.
Il 71% di aziende della ristorazione e del turismo sono risultate irregolari.
La realtà è capovolta: l’eccezione è essere in regola. Se controlli parziali evidenziano tali risultati, pensate se l’ispettorato del lavoro avesse organici e mezzi e ci fosse vera volontà politica di aggredire la devastante illegalità imprenditoriale.
Il sistema produttivo ne sarebbe finalmente risanato, perché ovunque arrivino i controlli il risultato è sempre lo stesso: sfruttamento e violazione di regole e diritti.
La dilagante e diffusa criminalità imprenditoriale colpisce i diritti e le libertà di tutti, non solo dei lavoratori.
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