La morte del fondatore di Emergency è una grave perdita per l’umanità. Sarebbe appropriato ricordarlo con una proposta: il Nobel a Gino Strada per la medicina e per la pace.
Di Vito Totire, Rete per la ecologia sociale, Bologna.
Date il Nobel a Gino Strada
Non ci risulta che il Nobel sia stato mai attribuito alla stessa persona con due motivazioni; nel caso di Gino Strada è il caso di farlo: il suo modo di fare medicina si è intrecciato inestricabilmente con la lotta per la pace, contro la ingiustizia e contro la povertà.
Certo lo proponiamo per partigianeria e per la sintonia con la sua pratica e con i suoi valori; per noi che siamo stati sempre sulla sua stessa lunghezza d’onda Gino Strada è stato un esempio, un faro; un esempio che ci è venuto in soccorso in ogni momento di stanchezza e di sfiducia ; in soccorso a noi “parolai” il suo esempio di “faber” ci ha sempre incoraggiati; per ogni granello di sollievo che ognuno di noi può aver portato a persone in difficoltà, ad ogni singolo granello corrispondeva, da parte di Gino, una montagna.
Lui con Emergency ci hanno ispirato il nostro modesto lavoro di inchiesta (Una linda fabbrichetta, su “Medicina democratica” nel 1996) su una fabbrica di mine anti-uomo che è esistita ed ha prodotto nello stesso sito industriale che sarebbe stato teatro della strage operaia causata da fuochi artificiali (Modugno, 24 luglio 2015).
Un lavoro “Incompiuto” se dobbiamo constatare che l’Italia non ha messo in campo un piano internazionale per bonificare in maniera esaustiva tutte le mine prodotte nel suolo nazionale e vendute , con le opportunistiche triangolazioni, a paesi belligeranti ( peraltro i soli interessati a questo tipo di “merce”);
Al dolore immenso per la morte di Gino si associa la consapevolezza di un esempio che agisce per noi da supporto psicologico alla voglia di “fare” per la pace , la giustizia e per una speranza di vita e di salute uguale per tutti gli esseri viventi del pianeta.
Il lutto è profondo ma Gino Strada non morirà mai ; un “portatore di speranze collettive” il cui incancellabile ricordo ci sosterrà sempre nel “continuare in quello che è giusto” come esortò a fare Alex Langer.
Gino Strada ha sempre rifuggito onorificenze e premi ma il Nobel per la pace e per la medicina sarebbe un ennesimo gesto di sollievo per le sofferenze dell’umanità a cui Gino ha dedicato tutta la sua vita.
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