Flores d’Arcais : “La parola pace oggi equivale al sostegno in tutti i modi alla resistenza ucraina. Tutto il resto non è pace, è ipocrita sostegno – consapevole o no – all’imperialismo di Putin”.
Per Flores d’Arcais anche il Papa cade nella propaganda di Putin
La caccia all’untore putiniano si arricchisce ogni giorno di scalpi sempre più importanti. Stavolta tra le file degli amici del dittatore ci è finito direttamente, ma senza alcuna sorpresa, Papa Francesco.
Paolo Flores d’Arcais, direttore di Micromega, intervistato dall’Huffington Post, commenta così le parole del Pontefice che aveva parlato (testuale) dell’abbaiare della Nato alle porte della Russia.
“Non dare le armi a Kiev per difendersi è aiutare l’aggressore,” ha detto Flores d’Arcais, ” è un ipocrita sostegno all’imperialismo putiniano. Si fa peccato per omissione in modo altrettanto grave che per colpa”.
Quello che sta accadendo sui mezzi d’informazione è la logica conseguenza di quello che accade da tempo e quindi l’invasione russa viene scientemente trattata come un’estensione in politica estera della guerra contro il populismo degli scorsi anni.
La Russia di Putin incarna l’antitesi dell’Occidente liberale e come tale viene trattata: impossibile ogni convivenza con Mosca, impossibile ogni idea multipolare del mondo, impossibile ogni mediazione tra interessi, ogni cedimento rispetto ai principi della democrazia e della libertà.
Chi tentenna su questi temi è considerato connivente col “nemico”, che sia un Orsini o il Papa non fa differenza.
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