Questa mattina le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno fatto irruzione nel complesso della moschea al-Aqsa, tra pesanti lanci di lacrimogeni e proiettili di acciaio rivestiti di gomma.
Israele, assalto alla moschea di al-Aqsa
Le IOF questa mattina hanno preso d’assalto la moschea al-Aqsa dopo la preghiera del Fajr, la preghiera della “Grande Alba” nei cortili del complesso.
Israele sta effettuando arresti e incursioni militari nella Cisgiordania occupata, sulla scia di una serie di attacchi contro l’occupazione da parte di palestinesi, scatenando scontri in cui sono stati uccisi diversi palestinesi, di cui sette da mercoledì.
All’inizio di questa settimana, il movimento di Hamas ha chiesto ai palestinesi di intensificare la presenza questo venerdì alla moschea di al-Aqsa.
E infatti al momento dell’irruzione erano migliaia i fedeli presenti nell’area del vasto complesso.
La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato di aver evacuato 152 feriti negli ospedali al-Makassed e in quello da campo della Mezzaluna Rossa, ed altri sono stati curati sul posto; tra i feriti sono stati segnalati giornalisti e medici. 300 palestinesi, compresi bambini, sono stati fermati durante l’operazione.
I soldati di stanza davanti a Bab al-Maghriba (una delle porte del muro occidentale della moschea, che è la più vicina al muro di al-Buraq) hanno sparato proiettili di gomma contro i fedeli.
Le autorità israeliane hanno affermato di essere entrata nel complesso per disperdere una folla “violenta” rimasta alla fine della preghiera.
al-Aqsa, 15 aprile 2022: irruzione israeliana nella moschea
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