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Caso Cataleya, la bimba testimone: “Il lupo ha preso Kata”

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Probabilmente un’altra bambina, amica di Cataleya Alvarez, la bimba scomparsa lo scorso Giugno, è l’unica testimone del rapimento. Confermate le tracce di sangue nella camera 104.

“Mamma, mamma..il lupo ha preso Cataleya”

Questo è quello che ha dichiarato agli inquirenti, la madre di una piccola amica coetanea di Cataleya, Mia Romero Clicchio, la bimba di cinque anni scomparsa misteriosamente a Firenze lo scorso 10 Giugno.

Cataleya viveva con i genitori Miguel Angel e Katherine Alvarez presso l’ex hotel Astor, che si trova in via Maragliano, tra la zona di Novoli e quella di San Jacopino.

Come albergo la struttura aveva cessato l’attività tre anni fa, ed era stata poi occupata a settembre del 2022 dal Movimento di lotta per la casa. Prima che fosse sgomberato, una settimana dopo la scomparsa della bambina, ci vivevano circa 140 persone, tra cui più di 30 bambini.

Secondo quanto ha detto la donna, la figlia – che stava giocando con Cataleya- le corre incontro toccandosi il braccio. Inizialmente pensa ad un normale litigio tra bambine ma quando -poco dopo- si è resa conto che Cataleya era sparita, quelle parole hanno avuto un macabro significato.

Del litigio gli inquirenti erano a conoscenza ma quella frase spunta solo adesso. Chi sarebbe il lupo? E se la bimba fosse la testimone del rapimento ?

Di questo ne è convinta anche la madre della bimba scomparsa. Quando è rientrata dal lavoro, la donna si reca immediatamente dalla madre dell’amica di Cataleya, poiché suo fratello le aveva riferito che le bimbe stavano giocando insieme. Qui trova la piccola da sola nel corridoio che stava piangendo, dice che Kata l’ha picchiata

Un racconto che – secondo la donna- è poco plausibile poiché la figlia non era litigiosa. Secondo gli investigatori la bambina è scomparsa in un lasso di tempo di circa mezz’ora, compare per l’ultima volta in un’immagine di una telecamera dentro l’ex hotel alle 15:13.

La madre era tornata a casa dal lavoro quel giorno intorno alle 15:45, senza trovarla. Nelle ultime immagini della telecamera Kata – questo è il soprannome della piccola- usciva e rientrava nello stabile dal portone principale: c’è però anche un’uscita secondaria, non ripresa dalle telecamere.

Nel frattempo c’è un’altra novità: le macchie trovate nella stanza 104 sono effettivamente tracce ematiche, ma il sangue di chi è?

Si è parlato molto anche dei borsoni ritrovati nei pressi dell’hotel, pensando che fossero stati usati per trasportare il corpo della bambina. Secondo il generale dei carabinieri Luciano Garofano – consulente della famiglia Clicchio- quei borsoni sono troppo piccoli anche per un corpo minuto, come quello di Kata.

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Giuseppe Folchini
Giuseppe Folchini
Laureato in Scienze della Comunicazione. Già notista politico per alcuni periodici, blogger dei diritti civili e sociali.

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