Il leader di Azione Carlo Calenda ha parlato in un Forum ANSA in diretta streaming: “Avanti con le larghe intese. Siamo contrari ad un qualsiasi governo a trazione populista”.
Calenda: “Pronti a larghe intese nel 2023”
“Il copione delle elezioni 2023 non è già scritto- ha dichiarato Calenda – ma noi siamo pronti con +Europa ad andare al voto con l’attuale legge elettorale per poi chiedere a Fi e al Pd ed anche alla sinistra, se ci stanno, a lavorare ad un nuovo progetto di larghe intese guidato ancora da Mario Draghi che considero la persona giusta. Se Draghi non lo vorrà fare si cercherà un altro nome. Noi siamo contrari ad un qualsiasi governo a trazione populista”.
Sulle tensioni nella maggioranza
“Due adulti, Mattarella e Draghi, tengono la barra dritta e poi ci sono dei bambini che giocano utilizzando il pacifismo come arma elettorale ma non per ottenere la pace: su questo c’è la spregiudicatezza di Conte e Salvini. Quest’ultimo è anche artefice della buffonata “vado in Russia – non vado in Russia”, non è in grado”.
“Il meccanismo, in chiave elettoralistica, è molto semplice: quante volte Salvini ottiene delle cose e poi le ripete ogni volta che esce dagli incontri con Draghi per poi dire “ha vinto la mia linea”, aggiunge ancora il leader di Azione
. “Sono un sostenitore dell’operato della ministra Cartabia, ma è chiaro che quella riforma è frutto anche di una mediazione, con un governo che ha una linea populista e giustizialista, anche quella del Pd, che ha preso la linea del M5s”. “Invito ad andare a votare, ma per andare oltre”.
Sul Reddito di cittadinanza
“Quello che non funziona nel Reddito di cittadinanza è che nessuno riesce a trovare lavoro. Si dovrebbe dare l’incarico alle agenzie private, anche supportate da aziende pubbliche, che dovrebbero fare il trading, così chi rifiuta il lavoro perde il reddito di cittadinanza”. “Quello che voglio dire al ministro Orlando é che i miglioramenti disegnati dalla Presidenza del Consiglio vanno applicati”, ha detto Calenda. “Il reddito è pagato dai lavoratori, che hanno salari molto bassi”, ha concluso.
Leggi anche
- Putin delendo est: l’impossibilità politico mediatica di essere equilibrati
- La nuova guerra fredda: popoli, populismo e democrazia senza demos
- Antonio Spadaro e le sue 10 considerazioni sulla guerra in Ucraina
- Usa, Contras e lo scandalo Irangate: le resistenze dimenticate
- Non solo Azov: tutte le infiltrazioni neonaziste nelle forze armate ucraine
- Dalla pandemia alla guerra: la distopia nel cambio d’epoca
- L’America Latina volta le spalle agli Usa: nessuno Stato sanziona la Russia
- Cartoline da Salò: il nuovo libro di Alexandro Sabetti