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Champions, nerazzurri ai quarti senz’affanni: Inter-Feyenoord 2-1, il Pagellone

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La squadra di Inzaghi vince anche a San Siro contro gli olandesi e si qualifica ai quarti di finale di Champions League. In avvio prodezza di Thuram, che la sblocca con un gran gol. Taremi spreca il raddoppio, Moder pareggia su rigore causato da Calhanoglu prima dell’intervallo. Lo stesso turco trasforma il penalty del vantaggio. Traversa dello scatenato Thuram. Sarà sfida al Bayern Monaco: andata l’8 o 9 aprile in Germania, ritorno il 15 o 16 a Milano. Inter-Feyenoord 2-1, il Pagellone del colonnello Zerbo.

Il Pagellone

Inter-Feyenoord 2-1,il Pagellone

Inter vs Feyenoord 2-1 (Thuram 8′, Moder 42’r, Calhanoglu 51’r)

Internazionale

Sommer 6 sul rigore di Moder intuisce l’angolo, ma non basta: la palla è troppo precisa. Per il resto, serata tranquilla, tanto che a un certo punto sembrava più un turista svizzero a San Siro che un portiere. “Grüß Gott” e via.
Pavard 6.5 solido come un croissant francese appena sfornato, ma senza strafare. Fa il compitino, che in serate come questa è più che sufficiente. Però, Benjamin, un po’ di pepe in più non guasterebbe, eh!
Acerbi 6 entra all’ultimo per l’infortunio di De Vrij e fa il suo, senza brillare. Ogni tanto sembra un po’ spaesato, come un nonno che cerca il telecomando durante una partita. Esce per far debuttare il giovane Cocchi: standing ovation, ma più per il ragazzo che per lui.
Bisseck 7 un armadio a tre ante che chiude tutto quello che passa dalle sue parti. Non sarà elegante come un difensore brasiliano, ma è efficace come un martello tedesco. Bravo Yann!
Dumfries 7 corre, spinge, crossa e a volte inciampa pure, ma la sua energia è contagiosa. È il classico giocatore che sembra sempre sul punto di fare un disastro, ma poi ti salva la serata. Capitano per una notte, fascia meritata.
Frattesi 6 corre tanto, ma spesso sembra un criceto sulla ruota: tanto movimento, poca concretezza. Esce zoppicando, e qui scatta l’allarme per Inzaghi in vista dell’Atalanta. Dai Davide, non farci soffrire!
Calhanoglu 6.5 croce e delizia, come un piatto di carbonara fatto male e poi rifatto bene. Prima causa un rigore ingenuo su Moder, facendoci temere il peggio, poi si riscatta con un penalty perfetto che chiude i giochi.
Mkhitaryan 7 L’ armeno è un po’ come il vino buono: non sarà il più veloce o il più appariscente, ma la sua classe è sempre lì, pronta a deliziare. Qualche apertura da standing ovation, ed una gamba che sembra tornata quella dei bei tempi.
Carlos Augusto 6.5 non fa rimpiangere Dimarco con una prestazione pugnace. Prima di uscire salta come birilli i difensori avversari e sfiora la rete.
Thuram 8 è il Re della serata, senza se e senza ma. Un gol da cineteca all’8’ (destro all’incrocio, roba da far impallidire Ciccio Caputo), una traversa colpita con un’azione alla Ronaldo il Fenomeno e un abbraccio con Spike Lee in tribuna. Marcus, sei il nostro “Tikus” del cuore! Standing ovation meritata.
Taremi 6 si procura il rigore del 2-1 con astuzia, ma sotto porta è ancora un mistero. Sembra sempre sul punto di segnare, ma poi manca di freddezza. In Portogallo segnava caterve di gol, qui sembra un pesce fuor d’acqua.
Asllani dal 61′ 6 entra e quasi segna su corner. Perde un pallone, fallo che gli costa un giallo. Fa girare palla con sicurezza.
Bastoni dal 61′ 6 gioca con il pilota automatico.
Arnautovic dal 71′ 6 se non la passa di tacco non è contento.
Berenbruch dall’84’ s.v. fa vedere una buona personalità.
Cocchi dall’84’ s.v.

Inzaghi 7

Simone festeggia la 200ª panchina nerazzurra con una qualificazione meritata. Gestisce bene le energie in vista dell’Atalanta. I suoi ragazzi si sbarazzano di un avversario che aveva eliminato squadre con il DNA europeo. Non chiamiamola impresa ma è qualcosa di simile.

Feyenoord

Wellenreuther 5.5 non può nulla sui gol, ma non dà nemmeno grande sicurezza. Sul gol di Thuram sembra un palo della luce, e sul rigore di Calhanoglu si tuffa ma non la prende.
Read 5 Thuram lo fa ammattire, e lui non riesce mai a prendergli le misure. Serata da dimenticare, ma almeno ci prova.
Beelen 4 un disastro totale. Sul gol di Thuram è morbido come burro fuso, poi causa il rigore del 2-1 con un intervento goffo su Taremi.
Hancko 6 l’unico a salvarsi nella difesa olandese. Prova anche a spingere e a rendersi pericoloso, ma non basta a salvare la baracca.
Bueno 6 il suo senza infamia e senza lode. Non brilla, ma non sfigura. Fa pure due tiri.
Moder 6.5 si procura e segna il rigore del momentaneo 1-1, dando un barlume di speranza ai suoi. È l’unico a provarci davvero, ma da solo non può fare miracoli.
Smal 5 corre tanto, ma conclude poco. Si prende un giallo per un fallo tattico e sparisce nella ripresa. Serata anonima.
Ivanusec 5 Un’ombra in mezzo al campo. Tocca pochi palloni e non incide mai.
Hadj Moussa 6 tra i più attivi dei suoi, prova a creare pericoli con qualche spunto, ma non è abbastanza per scalfire la difesa nerazzurra. Almeno ci prova.
Ueda 5 un fantasma in attacco. Non si vede mai, e quando tocca palla sembra spaesato.
Sliti 5 un tiro in avvio di gare. E poi evapora.
Trauner dal 63′ 6 si piazza in difesa e non fa danni.
Carranza dal 63′ 5 mica puoi incontrare sempre il Milan!
Mitchell dal 75′ s.v.
Redmond dal 75′ s.v.

Van Persie 5

Il suo Feyenoord lotta, ma non ha le armi per competere con questa Inter. Ha fatto quello che poteva. Poco.

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Enrico Zerbo
Enrico Zerbo
Ligure, ama i gatti, la buona cucina e le belle donne. L'ordine di classifica è a caso. Come molte cose della vita. Antifascista ed incensurato.

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