Mentre Mélenchon già al ballottaggio delle presidenziali aveva invitato a non votare Le Pen, da parte di Macron è stato prima rotto il patto repubblicano antifascista alle legislative, e ora ha concesso ai lepenisti 2 vicepresidenti all’Assembela Nazionale.
Macron e l’antifascismo a targhe alterne dei centristi-liberisti
In Francia i “macronisti” hanno fatto un accordo con i lepenisti che così ottengono 2 vicepresidenti dell’Assemblea Nazionale, tagliando fuori la Nupes di Mélenchon che pure è risultata la prima forza di opposizione alle legislative.
Già ai ballottaggi c’era stata convergenza tra macronisti e lepenisti. Nei collegi dove lo scontro era tra candidate/i della Nupes e quelle/i di Le Pen i macronisti non hanno dato indicazione di voto antifascista.
Per i neoliberisti il nemico principale è la sinistra non il fascismo razzista.
L’ascesa in Francia di una vera sinistra dà assai più fastidio di Marine Le Pen. D’altronde anche in Gran Bretagna i blairiani del Labour hanno preferito far perdere Corbyn che ritrovarsi alla guida del paese un vero socialista antimperialista.
Mentre Mélenchon al ballottaggio delle presidenziali ha invitato a non votare Le Pen, da parte di Macron è stato rotto il patto repubblicano antifascista alle legislative.
Comunque in Francia una sinistra alternativa ai macroniani è stata ricostruita. In Italia c’è chi corre ancora dietro a un partito come il Pd.

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