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venerdì, Luglio 11, 2025
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Estremo Oriente e Sud America dialogano, l’Europa si marginalizza

Il baricentro della produzione mondiale continua a spostarsi verso l’Estremo Oriente e il Sud America proietta nuove prospettive politiche ed economiche, integrandosi a quell’Asia che corre.

Estremo Oriente e Sud America dialogano

In futuro, l’Europa e l’Italia saranno sempre più marginalizzate.
I nostri (pochi) giovani svolgeranno lavori meno appaganti, con meno diritti, meno servizi, probabilmente privati e di scarsa qualità.

Il baricentro della produzione mondiale, ormai da decenni, continua a spostarsi verso l’Estremo Oriente: Cina, India e ASEAN.

Più in là, oltre l’Oceano Pacifico, il Sud America proietta nuove prospettive politiche ed economiche, integrandosi a quell’Asia che corre.

Per millenni, un equilibrio demografico, condizionato dal clima e dai precedenti storici, ha favorito prima la fascia euroasiatica e poi il Nord America (altra grande area temperata e favorita dalla vicinanza alle coste atlantiche europee in fase espansiva in quel momento).

Il ritorno in Asia del pendolo produttivo e demografico è parte di un più grande ciclo macro-storico, tuttavia proprio l’introduzione del continente americano sembra un’innovazione destinata a rompere il vecchio processo produttivo.

L’economia globalizzata, le possibilità tecniche e il capitalismo (che induce competizione tra Stati e imprese, tale da favorire sul lungo periodo gli investimenti nei paesi emergenti) faranno comparire altri attori: dopo l’Asia, sarà la volta dell’America Latina (trainata da Brasile e Messico) o dell’Africa Meridionale (trainata da Sud Africa e Namibia), poi del resto dell’Africa (guidate da Nigeria e Etiopia).

Nuovi popoli entreranno nella grande storia globale da protagonisti, affamati di futuro, portatori di nuove visioni ed idee.

Ogni mappa è in qualche modo una rappresentazione ideologica del mondo, quelle del futuro dovranno per forza tenere conto di questi cambiamenti.

Estremo Oriente e Sud America dialogano, l'Europa si marginalizza

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Gabriele Germani
Gabriele Germani
Roma, 1986. Laureato in Storia contemporanea e Psicologia, con Master in Geopolitica. Lavora nell’ambito pedagogico-educativo. Si occupa da anni dei rapporti tra il Sud e il Nord del mondo, con le lenti del neo-marxismo, della teoria della dipendenza, del sistema-mondo e dell’Eurasia. Con questa prospettiva ha pubblicato negli anni, alcuni libri e articoli di storia e antropologia, in particolare sull’America Latina. Riferimenti bibliografici: Uruguay e emigrazione italiana: sogni, speranze e rivoluzioni di Gabriele Germani (Autore), Anthology Digital Publishing, 2022. Ha inoltre in pubblicazione con Kulturjam Edizioni: una raccolta di riflessioni su BRICS e mondo multipolare, con introduzione di Gianfranco La Grassa e con Mario Pascale Editore un testo sulla politica estera italiana durante la II Repubblica. Cura un micro-blog sul suo profilo Facebook (a nome “Gabriele Germani”) e un Canale Telegram sempre a nome “Gabriele Germani” (t.me/gabgerma). Dirige inoltre il Podcast “La grande imboscata” su attualità, geopolitica e cultura su varie piattaforme.

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