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La Colombia entra nella BRI cinese, segnando un cambio di rotta nella politica estera. La scelta di Petro riduce l’influenza USA e apre a nuove opportunità economiche, con focus su infrastrutture e innovazione. Un bilanciamento tra autonomia strategica e sviluppo economico.
Adesione della Colombia alla Via della Seta: una svolta geopolitica
La Colombia, sotto la presidenza di Gustavo Petro, ha recentemente firmato l’adesione alla ‘Nuova Via della Seta’ cinese (Belt and Road Initiative – BRI) durante la quarta riunione ministeriale Cina-Celac, svoltasi a Pechino.
Questa decisione rappresenta una svolta significativa nella politica estera della Colombia, tradizionalmente allineata con gli Stati Uniti, e segna un passo importante nel progressivo allontanamento del Sudamerica dalla sfera d’influenza statunitense.
L’accordo è stato accolto con entusiasmo da Petro, che ha sottolineato come la Colombia ora interagirà con il mondo su un piano di uguaglianza e libertà. L’iniziativa ha attirato critiche da parte degli Stati Uniti, il cui presidente era impegnato in Medio Oriente mentre la Cina consolidava i suoi rapporti commerciali con l’America Latina.
A testimonianza dell’importanza dell’accordo, il Ministro delle Miniere e dell’Energia colombiano, Edwin Palma, ha dichiarato che non si tratta di un’intesa bilaterale, ma di un progetto strategico per tutta l’America Latina.
Opportunità economiche e infrastrutturali
L’adesione alla BRI apre nuove prospettive per l’economia colombiana. Secondo Palma, l’accordo favorirà il miglioramento delle infrastrutture, in particolare nei trasporti e nella connettività, con un potenziale impatto positivo sulle esportazioni verso l’Asia.
Uno degli obiettivi principali è lo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza, con investimenti in intelligenza artificiale, data center e reti ferroviarie, soprattutto per collegare le aree più remote del Paese.
Durante l’incontro a Pechino, a cui hanno partecipato circa 40 aziende cinesi, tra cui Huawei e State Grid, si è discusso anche della possibilità di costruire nuovi collegamenti ferroviari, una delle maggiori sfide infrastrutturali della Colombia. La cooperazione commerciale tra i due Paesi potrebbe quindi portare a una modernizzazione delle reti di trasporto, aumentando la competitività del Paese nel contesto globale.
Un colpo all’influenza statunitense
La scelta della Colombia non è solo economica, ma anche geopolitica. Negli ultimi decenni, Bogotà è stata uno degli alleati chiave degli Stati Uniti in Sudamerica, ma i rapporti si sono incrinati a causa delle tensioni sorte con l’amministrazione Trump.
Petro ha deciso di rivedere l’alleanza con Washington dopo il rifiuto della Colombia di accogliere migranti espulsi dagli Stati Uniti, fatto che ha portato a ritorsioni economiche da parte americana.
La decisione di aderire alla Via della Seta può essere interpretata come un chiaro segnale di indipendenza dalla politica estera statunitense. La Cina, d’altro canto, continua a rafforzare la sua presenza economica e politica nella regione, con investimenti che nel 2024 hanno raggiunto i 149,63 miliardi di yuan e, nei primi mesi del 2025, i 48,34 miliardi. L’ingresso della Colombia nella BRI non fa altro che consolidare la presenza cinese in America Latina, contribuendo a una riorganizzazione degli equilibri geopolitici nella regione.
Prospettive geopolitiche
L’adesione della Colombia alla BRI non è solo una questione economica, ma un chiaro atto di riposizionamento geopolitico. La scelta di Petro riflette un progetto politico che mira a sottrarre il Paese alla tradizionale influenza statunitense per proiettarsi verso un contesto multipolare, in linea con la crescente integrazione latinoamericana promossa dalla Cina.
Tuttavia, questo orientamento verso Pechino potrebbe non solo ricalibrare i rapporti con Washington ma anche ridefinire il ruolo della Colombia nell’emisfero occidentale. In un momento di tensioni globali, Bogotá si trova a operare un delicato bilanciamento tra la necessità di sviluppo economico e la salvaguardia della propria autonomia strategica.
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