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sabato, Luglio 12, 2025
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Cambiamenti climatici: i poveri stano già pagando, quando iniziano i ricchi?

La responsabilità dei cambiamenti climatici non è di tutti: i super-ricchi continuano ad emettere 90 tonnellate di CO2 all’anno pro capite, ovvero oltre dieci volte tanto le emissioni medie pro-capite del resto del 90% dell’umanità.

Cambiamenti climatici, i poveri fanno sacrifici, i ricchi no

Volete sapere di chi è la responsabilità dei cambiamenti climatici? Ve lo dice il meteopinionista Luca Mercalli: “Siamo tutti colpevoli”, e per buona misura ci aggiunge il boomer-mantra “Nessuno vuole fare sacrifici”.

Cambiamenti climatici: i poveri stano già pagando, quando iniziano i ricchi?
Caro Mercalli, ma che diamine vai dicendo? Ma davvero vorresti farci credere che la responsabilità di un salariato o di un precario sia la stessa di un miliardario?

Se invece di lanciare frasi ad effetto tu ti informassi ulteriormente, ad esempio leggendo questo articolo uscito su Nature Sustainability, scopriresti che c’è chi i sacrifici li ha già fatti, eccome:

Le emissioni pro-capite del 50% più povero in Europa e negli Stati Uniti sembrano essere diminuite di circa il 25-30% dal 1990. Queste riduzioni sono il risultato dell’effetto combinato di salari e consumi compressi (…). Di conseguenza, gran parte della popolazione nei paesi ricchi [quella più povera] sembra già essere vicina agli obiettivi climatici nazionali del 2030″.

Chi invece non ha fatto i sacrifici? Con i dati del medesimo articolo lo si può calcolare: dal 1990 al 2019, le emissioni pro-capite in Europa sono significativamente calate (dal 15% al 30%) per tutte le fasce di ricchezza, tranne che per i top 1%.

I super-ricchi, nonostante tutte le riduzioni di emissioni derivanti da trent’anni di politiche climatiche e di efficientamento energetico, continuano ad emettere 90 tonnellate di CO2 all’anno pro capite, ovvero oltre dieci volte tanto le emissioni medie pro-capite del bottom 90%.

Quindi, caro Mercalli, la colpa non è di tutti allo stesso modo: la colpa è di un sistema economico talmente votato al profitto di pochissimi da far rischiare l’autodistruzione alla specie umana.

Buttare il discorso “in vacca” ostacola sia la consapevolezza diffusa del problema che l’attuazione di misure urgenti e necessarie contro la concentrazione estrema della ricchezza che, più di ogni altra causa, ci sta avviando tutti verso l’estinzione.

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Alessandro Ferretti
Alessandro Ferretti
Researcher presso Università degli Studi di Torino. Associate presso CERN

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