La Camera ha votato un ordine del giorno che impegna il governo ad aumentare le spese militari fino al 2% del Pil (passaggio da 25 a 38 miliardi) con grande ammucchiata di voti favorevoli dai fascisti al PD (391 voti favorevoli su 421 presenti).
Guerra e spese militari: stanno iniziando, guarda caso…
Per quindici giorni ci hanno imbottito di immagini di guerra e ci hanno immessi nel gioco dello spettacolo del dolore, del Risiko con le cartine e con i direttori dei vari centri di studi strategici a illustrarle.
Adesso, nei talk show, comincia a insinuarsi un nuovo argomento. Ovviamente, si mostrano tutti tristi, pensierosi nel trattarlo. Infatti, ci stanno dicendo che il vecchio mondo è finito, che i prossimi decenni saranno di guerra e che bisogna essere preparati.
Ci dicono che purtroppo è finito, che dispiace loro tantissimo che non ci sia più la pace. Eppure, bisogna prenderne atto. E quindi? Quindi, bisogna aumentare le spese militari, riarmarsi, puntare sulla guerra, pardon, sulla difesa.
Le nostre classi dirigenti non stanno lavorando per un nuovo ordine internazionale e non hanno in mente di risolvere i conflitti sanando le ingiustizie, il divario di ricchezza tra i popoli, restituendo il maltolto alle regioni del pianeta che in questi decenni sono state spolpate e spesso desertificate dall’Occidente predatore.
Con buona pace di Papa Francesco, e della sua “Fratelli tutti“, ci stanno spingendo verso il baratro della difesa a tutti i costi di un equilibrio non più tale, non più sostenibile.
Basta saperlo…
* Articolo per gentile concessione di Claudio Bazzocchi dalla sua pagina Fb
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