Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani lo ha detto chiaramente: dal primo ottobre “la bolletta elettrica aumenta del 40%“. Com’è possibile una simile stangata?
Lo scandaloso aumento delle bollette: + 40%!
Il ministro Cingolani interviene a Genova a un convegno della Cigl, e tira fuori una vera bomba: “Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenta del 40%. Queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle”.
E perché questa stangata in arrivo?
“Succede perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta, succede perché aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta”.
Semplice no? Mentre la pandemia viene debellata (nei paesi ricchi), l’economia mondiale torna correre, le aziende lavorano a pieno regime e la domanda di energia si impenna. Quindi il costo del gas, fonte principale dell’elettricità, aumenta.
Ma detta così sembra quasi una cosa naturale. Ovviamente non lo è affatto.
L’aumento delle bollette come fosse una questione meteorologica
di Paolo Desogus *
Il ministro delle Lobby, Roberto Cingolani, annuncia candidamente che le bollette della luce aumenteranno del 40%. Il tono è quello del conduttore delle previsioni del tempo. Come c’è l’anticiclone delle Azzorre o lo scirocco africano, c’è l’aumento delle bollette.
Per il ministro è così. L’economia è una fatto naturale, allo stesso modo la perdita del potere d’acquisto delle famiglie italiane, l’impoverimento e la disoccupazione sono come delle disgrazie meteorologiche.
Ovviamente le cose non stanno così. L’economia è frutto di scelte politiche. Ma nel mondo neoliberale di cui Mario Draghi è il massimo esponente internazionale, le scelte politiche devono essere occultate e trasformate in fenomeni naturali.
Allo stesso modo i partiti possono essere accettati nel consorzio umano solo se accettano questa naturalizzazione dell’economia, insieme ai privilegi di classe dei più ricchi e alle diseguaglianze sociali.
A loro è consentito al massimo recitare qualche formula rituale in tv, che nella realtà ha lo stesso valore dei balli della pioggia degli indiani d’America.
Paolo Desogus* è Maître de conférences presso Sorbonne Université a Parigi. Nel 2015 la sua tesi di dottorato in italianistica e semiotica ha ottenuto il Premio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna. Oltre a numerosi articoli su riviste specialistiche, ha pubblicato La confusion des langues. Autour du style indirect libre dans l’œuvrede Pier Paolo Pasolini (2018)
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