Scissione M5S, Andrea Scanzi: “Di Maio non c’entrava più niente col M5S. Oggi ha meno voti di Boschi e Renzi, però è molto forte nel Palazzo”.
Scissione M5S, Andrea Scanzi: “Ora Conte può uscire dal governo”
L’ennesimo terremoto nel Movimento 5 Stelle ha portato alla scissione di Luigi Di Maio. A Otto e mezzo Andrea Scanzi parla del futuro della galassia grillina, pochi minuti prima dell’annunciata conferenza stampa del ministro degli Esteri.
“È la fine del M5s? Non lo so, è già morto col governo gialloverde. L’allontanamento di Di Maio può essere positivo, se va via una serpe in seno o un cavallo di Troia…” commenta il giornalista del Fatto quotidiano.
Il casus belli per Scanzi è dovuto alla pandemia: “Di Maio oggi non c’entra niente con quello di due o 4 anni fa. Aveva scelto Conte premier insieme a Bonafede come signor nessuno, convinto forse di poterlo plasmare. Poi è arrivata la pandemia ed è successo qualcosa che Di Maio non prevedeva, cioè che Conte diventasse più popolare, potente e amato di lui”.
La questione di Di Maio, dunque, “non è un valutazione politica ma personale. Si è innamorato della politica, legittimamente: ora può candidarsi con tutti i partiti, con Berlusconi o con Renzi, ma oggi ha meno voti di Boschi e Renzi, però è molto forte nel Palazzo”.
Il giornalista poi fa una previsione: “Di Maio non c’entrava più niente col M5S, Di Battista potrebbe tornare in caso di uscita dal governo. Ora Conte può fare lo strappo e uscire dal governo”.
Scissione M5S, Andrea Scanzi: “Di Maio lascia? Potrebbe essere positivo, quando ti liberi di una serpe in seno non hai più alibi”
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