Claudio Durigon a Latina propone di rimuovere il nome dei due magistrati uccisi dalla mafia e di tornare a chiamare ‘parco Mussolini’ i giardini pubblici.
Il nome già tolto nel 1943 e poi rimesso con una forzatura negli anni ’90 dal sindaco repubblichino Ajmone Finestra. Ma la scelta più recente del sindaco Coletta di dedicare ai due magistrati l’area verde, continua a non andare giù alla destra.
Durigon e l’ex parco Mussolini a Latina
Il sottosegretario all’Economia del governo Draghi, il leghista Claudio Durigon, ha espresso una priorità per la città di Latina: cancellare i nomi dei due magistrati uccisi dalla mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino dal parco centrale. Per intitolarlo nuovamente ad Arnaldo Mussolini, fratello del duce.
Mercoledì sera Durigon è intervenuto al Lido di Latina insieme a Matteo Salvini in un incontro per raccogliere le firme per il referendum sulla Giustizia promosso dalla Lega. E nel finale del suo intervento ha proposto il cambio di nome al parco: “Questa è la storia di Latina che qualcuno ha voluto anche cancellare con quel cambio di nome a quel nostro parco, che deve tornare a essere quel parco Mussolini che è sempre stato, su questo ci siamo e vogliamo andare avanti”. E Salvini non ha battuto ciglia.
La vicenda del parco di Latina va avanti da anni tra cambi e controcambi. Il nome era stato modificato già nel 1943 e poi riproposto dall’allora primo cittadino Ajmone Finestra, ex repubblichino ed iscritto al Movimento Sociale Italiano.
Il sindaco Coletta era intervenuto nel 2017 e il giorno dell’intitolazione a Falcone e Borsellino aveva presenziato alla cerimonia anche l’allora presidente della Camera Laura Boldrini. Ora la Lega torna a prmere per il ripristino del marchio Mussolini.
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