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Ostriche e proletariato: Lollobrigida e la rivoluzione dei molluschi

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Il Ministro Lollobrigida sdogana le ostriche: “Non sono un lusso, le mangia il popolo!”. Se ha ragione, perché fermarsi? IVA ridotta su Rolex (orologi da operai), yacht (barchette da pendolari) e Dom Pérignon (lo spumante degli idraulici). Aspettiamo fiduciosi il prossimo decreto!

Lollobrigida e la rivoluzione dei molluschi

Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha deciso di prendere di petto uno dei grandi equivoci della modernità: le ostriche, secondo lui, non sono un bene di lusso. “Altro che champagne e caviale,” avrebbe detto, sorseggiando un caffè corretto al bar della Camera, “le ostriche sono il cibo del popolo! Le vedi dappertutto: operai che le aprono con il cacciavite in pausa pranzo, meccanici che le gustano con le mani sporche di grasso, persino i nonni al parco che le sgranocchiano mentre giocano a bocce.”

Un’osservazione acuta, non c’è che dire. E se il Ministro ha ragione, e come potrebbe non averla? Allora è chiaro che l’IVA al 22% su questi molluschi democratici è un’ingiustizia sociale. Ma perché fermarsi alle ostriche? Con lo stesso spirito rivoluzionario, ci permettiamo di suggerire al Ministro Lollobrigida un elenco di altri prodotti che, a ben vedere, non sono affatto beni di lusso e meritano un’IVA ridotta al 4%. Ecco la nostra proposta, direttamente dal cuore del popolo:

  • Rolex Daytona: altro che status symbol! Il classico orologio da polso dei lavoratori turnisti, perfetto per cronometrare la pausa caffè o per barattarlo con un panino al bar sotto casa. “Me lo ha regalato mio cugino per la cresima,” dicevano i nostri nonni, e chi siamo noi per contraddirli?
  • Caviale Beluga: basta con lo stereotipo del ricco con il monocolo! Il caviale è il companatico ideale per il panino al salame di chi lavora in cantiere. Lo spalmi con la cazzuola, un sorso d’acqua del rubinetto, e via, di nuovo a spaccare pietre.
  • Champagne Dom Pérignon: le bollicine dei veri duri. Chi non ha mai visto un idraulico brindare con un calice di Dom Pérignon dopo aver sturato un lavandino? È praticamente il prosecco dei poveracci, ma con un nome più chic.
  • Yacht di 20 metri: altro che barche per milionari! Gli yacht sono il mezzo di trasporto dei pescatori moderni, dei papà che portano i figli a scuola via mare per evitare il traffico, dei pensionati che vogliono godersi il sole senza spendere 5 euro per il pedalò.
  • Tartufi bianchi d’Alba: li trovi nei piatti di plastica delle sagre di paese, grattugiati sopra la polenta avanzata della sera prima. Il tartufo non è lusso, è tradizione: lo usavano già i contadini del dopoguerra per insaporire l’acqua della pasta!
  • Borse Louis Vuitton:.la shopper perfetta per fare la spesa al mercato rionale. Ci metti dentro patate, cipolle e un litro di vino sfuso, e sei pronto per la settimana. Altro che zainetto dell’Esselunga!
  • Jet privati: ideali per i pendolari stufi dei ritardi di Trenitalia. “Prendo il mio Learjet per andare da Milano a Roma, tanto il parcheggio costa meno che al Duomo,” ci racconta Mario, impiegato statale con la passione per i voli low-cost fai-da-te.

Insomma, caro Ministro Lollobrigida, se le ostriche sono il nuovo simbolo della semplicità popolare, è tempo di aggiornare il paniere ISTAT. Immaginiamo già la scena: operai in tuta blu che si scambiano consigli su come aprire le ostriche con la chiave inglese, mentre controllano l’ora sul loro Rolex e pianificano il weekend sul loro yacht ormeggiato al porto di Ostia. E perché no? Un decreto per l’IVA agevolata su ville con piscina, tanto “pure quelle so’ case, no?”.

Attendiamo fiduciosi il prossimo consiglio dei ministri. Nel frattempo, ci stiamo allenando ad aprire le ostriche con il cacciavite: non si sa mai che arrivi davvero la rivoluzione dei molluschi!

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Enrico Zerbo
Enrico Zerbo
Ligure, ama i gatti, la buona cucina e le belle donne. L'ordine di classifica è a caso. Come molte cose della vita. Antifascista ed incensurato.

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