Fuori il nuovo video de Il ciclo di Bethe. La band romana con Maria Desiderata si lancia in un incalzante fuga Wave in levare, tra distruzione e ironia.
Maria Desiderata, nuovo singolo de Il Ciclo di Bethe
Il Ciclo di Bethe, come ribadito in diverse occasioni, non ama la prevedibilità e ogni canzone è una storia a se, unico filo: tutto lo sporco del ‘900 in musica e parole. Non sfugge alla regola il nuovo singolo, Maria desiderata, che ribalta le atmosfere cupe e apocalittiche dei precedenti singoli per lanciarsi in un groove incalzante condito da una buona dose d’ironia..
…un mondo dominato da economia e finanza, in “rapido shock tra lo spread e il default” (Rockshock).
Maria Desiderata irrompe all’improvviso come un uragano, è un’adrenalinica via di fuga in tonalità post-punk che ha come carburante la distruzione. (Offtopic magazine)
…per non dire della pogabile Maria Desiderata (Distorsioni.net)
Maria Desiderata riporta su lidi più ‘dancerecci’, se così si può dire. Batteria in levare, voce melodica, tastiere lunghe in odore di darkwave. A metà strada tra The cure e i Cult. (Tempi Dispari)
Il ciclo di Bethe – Maria Desiderata
“Novecento”
Finalmente disponibile su Spotify, Bandcamp e in tutti i digital stores “NOVECENTO, Il primo album de IL CICLO DI BETHE: “tutto lo sporco degli anni ’80 e ’90 in una super combo novecentesca”, come recita il motto della pagina social della band.
“Novecento” è il primo album de Il Ciclo di Bethe, per Ver.So. Productions e Kulturjam Edizion, un lavoro che – come recita il motto della band stessa – rappresenta “tutto lo sporco degli anni ’80 e ’90 in una super combo novecentesca”. Parliamo di un nuovo progetto di un gruppo di amici e musicisti romani (e non), attivi da anni sulle scene musicali. Una sorta di collettivo che per quest’album di debutto si è avvalso delle collaborazioni di veri “heroes” degli anni ruggenti dell’alternative rock italiano.
L’album “Novecento”, oltre ai riferimenti musicali espliciti, miscelati con abilità in un viaggio tra emozioni diverse, è ispirato al secolo delle grandi passioni e delle grandi distruzioni. Registrazioni, mixaggi e mastering sono stati curati da Alessandra Trinity Bersiani presso il Sanctuary Studio di Roma.
L’album vede la partecipazione straordinaria di artisti del calibro di Andrea Chimenti, Miro Sassolini, Fabrizio Tavernelli (A.F.A.), Umberto Palazzo (Massimo Volume, Il Santo Niente), Militant A (Assalti Frontali), Enrico Capuano e Riccardo Sabetti (This Eternal Decay). Il suono de Il Ciclo di Bethe è una miscela esplosiva di alternative rock, goth/wave e psichedelia con incursioni sorprendenti in varie direzioni che li rendono assolutamente imprevedibili.
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La band è composta da: Valerio Michetti, batteria (La Grazia Obliqua, Humanima, Fade 2 Grace, etc. etc.) Alessandra ‘Trinity’ Bersiani, tastiere e synth, piano, programming, samples e voce (LGO, Carillon del Dolore, Les Longs Adieux, etc. etc.) Hermes Leonardi, basso (Trees, Carmilla) Alexandro Sabetti, chitarra e voce (tra i fondatori degli Argine, Carmilla, Dj nel Radio Kalashnikov Sound System) Ilenia Volpe, voce e chitarra acustica (3 album alle spalle e tante collaborazioni importanti, da Giorgio Canali a Umberto Maria Giardini)
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