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Rome As You Are racconta l’ascesa dei Nirvana attraverso la storia di Daniela Giombini, pioniera in un mondo rock dominato dagli uomini. Tra aneddoti e testimonianze, il docu svela un’epoca irripetibile e i prodromi del malessere di Cobain. Un viaggio nella memoria imperdibile.
Rome As You Are
Rome As You Are racconta un momento apparentemente minore della storia del rock, ma in realtà cruciale, come scopriremo durante la visione, e lo fa attraverso una prospettiva inedita e sorprendente: quella di una giovane donna che, con passione e determinazione, si ritaglia un ruolo in un mondo dominato dagli uomini.
Il documentario segue la vicenda di Daniela Giombini, appassionata di musica e ideatrice della fanzine “Tribal Cabaret” che alla fine degli anni ’80 inizia quasi per gioco a organizzare concerti di band internazionali, fino a trovarsi al centro di un evento destinato a entrare nella leggenda: la prima data italiana dei Nirvana, nel 1989.
Il documentario si muove su un doppio binario narrativo, offrendo da un lato un affresco intimo e nostalgico di una scena musicale ancora pura, lontana dall’isteria mediatica che avrebbe accompagnato i Nirvana dopo il successo planetario di Nevermind.
Grazie a un sapiente uso di materiali d’archivio, interviste e testimonianze di chi c’era, il film restituisce l’atmosfera di quei giorni in cui Kurt Cobain, Krist Novoselic e Chad Channing erano ancora giovani musicisti in cerca di un pubblico, inconsapevoli del ciclone che di lì a poco li avrebbe travolti.
Le immagini e i racconti permettono di intravedere già i primi segnali di fragilità in Cobain, i prodromi di quel malessere che lo avrebbe accompagnato fino alla tragica fine.
Dall’altro lato, il racconto della band diventa anche il racconto di Daniela Giombini, che affronta le sfide di un settore che raramente lasciava spazio alle donne.
La sua determinazione nel portare avanti il proprio lavoro, la sua capacità di intuire il potenziale dei Nirvana e di credere in loro prima ancora che il mondo li scoprisse, emergono come un filo conduttore potente. La sua storia personale si intreccia con quella del gruppo, offrendo un punto di vista inedito su un periodo che ha segnato un’epoca.
Il ritorno a Roma nel 2021, insieme a Bruce Pavitt della Sub Pop, è il pretesto per un viaggio nella memoria, tra i luoghi che hanno visto nascere un pezzo di storia del rock.
La rievocazione degli eventi, arricchita da racconti e immagini d’epoca, non è solo un’operazione nostalgica, ma una riflessione su cosa significhi essere pionieri in un mondo che sta per cambiare.
Rome As You Are non è solo un documentario musicale, ma è il ritratto di un’epoca irripetibile e di una donna che, con il suo lavoro, ha contribuito a scriverne una pagina importante.
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