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Appia Antica 39: archeologia pubblica e realtà virtuale per riscoprire Roma

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Appia Antica 39 unisce archeologia pubblica e realtà virtuale. Uno scavo partecipato e innovativo che restituisce alla città memoria, spazio e cultura, con Meta Versus Culturae come piattaforma immersiva per vivere il patrimonio tra storia e futuro.

Appia Antica 39

Poco fuori le Mura Aureliane, dove l’antica Via Appia supera il fiume Almone, si sviluppa uno dei progetti archeologici più innovativi degli ultimi anni. Appia Antica 39 è un cantiere vivo, didattico e partecipativo, nato dalla collaborazione tra il laboratorio ECeC (Eredità Culturali e Comunità) dell’Università di Ferrara, in concessione dal Ministero della Cultura e in sinergia con istituzioni pubbliche locali e realtà del terzo settore. Finanziato dalla Fondazione PlusPATRUM LUMEN SUSTINE-STIFTUNG e dalla Città Metropolitana di Roma Capitale”.

L’obiettivo è duplice: da un lato restituire alla collettività un’area storicamente degradata e occupata abusivamente, dall’altro indagare un luogo di frontiera tra sacro, urbano e funerario, dove secondo le fonti sorgeva il Santuario di Marte Gradivo, nei pressi della mitica valle della ninfa Egeria.

Lo scavo, avviato nel 2022, si sviluppa nei pressi del cosiddetto Sepolcro di Geta e si fonda sui principi dell’archeologia pubblica e sperimentale: studenti, archeologi, cittadini, scuole, operatori culturali e semplici curiosi sono coinvolti in attività didattiche, laboratori, visite guidate e incontri divulgativi. Una sfida culturale che unisce il rigore accademico alla vocazione partecipativa, nel segno della valorizzazione del patrimonio come bene comune.

Nel giugno 2025, il progetto ha conosciuto una fase di particolare apertura. In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, si è tenuto l’evento “Bene Sapiat!”, dedicato all’archeologia dell’alimentazione. I partecipanti hanno potuto degustare ricette della Roma antica – libum, tyropatina e altri piatti preparati secondo fonti storiche – e assistere a dimostrazioni culinarie che mettevano in dialogo archeologia sperimentale e cultura materiale. Un modo efficace per far emergere il quotidiano nel mondo antico e renderlo tangibile.

Parallelamente, il progetto ha coinvolto gruppi scolastici e associazioni giovanili, come i ragazzi dell’associazione “Il Nodo” di Ferrara, protagonisti di una visita speciale il 4 giugno, segno tangibile dell’attenzione del laboratorio ECeC verso l’inclusione sociale e la trasmissione intergenerazionale del sapere.

Appia Antica 39

Progetto Meta Versus Culturae

Ma Appia Antica 39 non è solo archeologia sul campo. La vera novità è rappresentata da una delle sue estensioni più visionarie: il progetto Meta Versus Culturae, ideato e curato da JdK, una software house italiana all’avanguardia nel settore dell’Information Technology, vincitore del bando TOCC – “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale “, promosso dal Ministero della Cultura e finanziato dall’Unione Europea (Next Generation EU)

Meta Versus Culturae è una piattaforma in realtà virtuale che consente di esplorare lo scavo archeologico con un approccio immersivo e multiplayer.

Gli utenti – professionisti del settore della Cultura, quindi archeologi, studenti, guide turistiche, ricercatori, restauratori, storici, etc – possono interagire con strumenti, reperti e ricostruzioni 3D del sito, simulando le attività di scavo e la catalogazione dei materiali.

Questa esperienza digitale è strutturata in un ecosistema interattivo che include: una lobby iniziale, l’area di scavo, archivi virtuali di strumenti, uno “zaino digitale” per raccogliere reperti e schede, oltre a pannelli informativi e narrazioni storiche. La piattaforma integra anche elementi di gamification e apprendimento basato sul gioco, rendendo la fruizione culturale non solo accessibile, ma anche stimolante. Inoltre, grazie alla modalità multiplayer, è possibile vivere l’esperienza in compagnia, confrontandosi in tempo reale con altri utenti, guide e formatori.

In un contesto urbano come quello dell’Appia, spesso segnato da tensioni tra vincoli archeologici e interessi speculativi, il progetto propone un’alternativa concreta: rigenerazione culturale, apertura democratica, sperimentazione educativa. Il sito archeologico diventa così un “caso studio” ideale per applicare metodologie partecipative e strumenti tecnologici al servizio della memoria collettiva.

Le riprese per la piattaforma Meta Versus Culturae   sono state effettuate interamente nel Parco dell’Appia Antica, integrando rilievi 3D, storytelling digitale e laboratori multicanale. Ne nasce un modello di fruizione e formazione culturale replicabile anche altrove, con l’ambizione di rivoluzionare l’accesso ai beni culturali in chiave inclusiva, innovativa e sostenibile.

È fondamentale evidenziare come la tecnologia impiegata dalla piattaforma proprietaria di Meta Versus Culturae e dalla realtà virtuale consenta un efficace backup storico, particolarmente rilevante in contesti come quello di Appia Antica 39. Quest’area, infatti, è destinata con ogni probabilità a essere ricoperta per ragioni conservative, a causa della risalita della falda acquifera del fiume Almone. In questo scenario, gli strumenti digitali diventano essenziali per documentare e conservare la memoria di quanto avvenuto sul sito, come nel caso delle recenti campagne di scavo.

In definitiva, Appia Antica 39 e Meta Versus Culturae rappresentano un sodalizio tra tradizione e futuro, scavo e simulazione, presenza fisica e accesso virtuale. Un’archeologia che non si limita a riportare alla luce il passato, ma si interroga sul nostro modo di viverlo, condividerlo e raccontarlo. Un’eredità che si costruisce nel presente, coinvolgendo chi guarda alla cultura non come a una reliquia, ma come a un bene vivo, in costante trasformazione.

Perché, oggi più che mai, conoscere il passato è il primo passo per immaginare un futuro comune.

Appia Antica 39

 

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Sira De Vanna
Sira De Vanna
Speaker radiofonica, redattrice, storico dell'arte. Caporedattore per Kulturjam.it

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