Esiste ancora il pugilato? È praticamente scomparso dai circuiti televisivi, anche da quelli a pagamento perché non rende quanto gli sport maggiori, ma lontano dalle telecamere ci sono atleti e appassionati, palestre e tifosi, e ci sono ancora le serate, come quella organizzata dalla Frascati Boxe che ha visto sei incontro pro, quasi tutti con protagonisti molto giovani, fra i quali il peso leggero Daniel Spada. Il nostro inviato ce lo racconta.
A Frascati (circa) tanta boxe, non solo Daniel Spada
Non è che voglia fare lo schizzinoso, ma il “Palazzetto dello Sport” di Monte Compatri è sostanzialmente una grande palestra. Anche la locuzione “La grande boxe” è un filino esagerata, ci sono sei match professionistici ma quasi tutti con giovani che devono ancora costruirsi. Comunque, e a costo di essere accusato di body shaming, dico che il ring announcer, un signore attempato con una benda nera sull’occhio tipo John Wayne ne “Il Grinta”, da solo è valso il viaggio.

Si comincia con i pesi mosca. Manuel Rizzieri (0-1-0) è al suo secondo incontro da professionista; Ahmed Obaid (1-2-1), palestinese di Gaza e cittadino italiano, vive a Ferrara e ha all’angolo l’ex campione del mondo Massimiliano Duran, il quale certamente non ha portato qui il suo pugile solo per fargli respirare l’aria di collina.
Obaid, pur essendo più alto e quindo con maggiore allungo, non riesce a fare del suo jab un’arma decisiva contro Rizzieri, il quale avanza a testa bassa con colpi un po’ disordinati e mai realmente pericolosi. In un match confuso Obaid mi è parso decisamente più preciso ed efficace ma alla fine arriva il solito verdetto casalingo che regala (nel senso letterale del termine) a Rizzieri la seconda vittoria in carriera.

Pesi medi: Joshua Riccardo (1-0-0) contro il debuttante Gioele Orazio. Riccardo ha un ottimo jab, col quale va a segno e si apre la strada. Orazio viene colpito spesso ma non molla, va giù nella seconda ripresa, poi di nuovo alla fine della terza dopo un destro e dal suo angolo gettano la spugna (gesto ammirevole per il senso di responsabilità, ma superfluo perché mancavano un paio di secondi al gong). Riccardo è un talento da seguire, la sua boxe è molto classica ed efficace, a Orazio l’onore delle armi per tecnica e cuore.



Ancora supermedi con l’albanese naturalizzato italiano Orial Kolaj (21-5-0) e l’ucraino Serhii Chychykalov (1-9-0). Di Kolaj, già campione italiano ed europeo, le cronache riportano un arresto nel 2013 perché accusato di fare parte di una squadra di picchiatori che operava ad Acilia per conto del clan dei Casalesi, non mi pare che ci siano notizie successive su condanna o assoluzione, o forse è ancora in attesa di giudizio, ma ad ogni modo oggi lo vediamo come pugile.
Lo vediamo poco, perché al 2° round viene ferito da una testata accidentale, e al 3° il medico dichiara l’impossibilità di proseguire. Si leggono i cartellini e Kolaj vince, meritatamente per quello che ha potuto far vedere in meno di nove minuti contro un avversario di certo non sprovveduto.

Sempre per i pesi medi il barese Marco Merro (1-0-0) si libera del brasiliano paulista di Eboli Ricardo Pompeo Mellone (3-27-1) nel terzo round, colpo sotto e conteggio, subito dopo altro colpo sotto e kot.

Supermedi: Roberto Tranquillo (1-0-0), che fa prevalentemente kickboxing e nel pugilato ha combattuto il suo unico incontro da professionista nel marzo 2018, incontra l’esordiente Ahmed Rajifi, di cui nulla so dirvi se non quello che ho visto stasera, e cioè che è un pugile solido. La vittoria ai punti di Tranquillo è netta ma non è stata facilissima.
Infine, il clou. Il peso leggero Daniel Spada (10-0-0) a 23 anni ha già un record interessante, anche se le sue vittorie sono state tutte in casa e contro avversari non eccelsi (almeno sulla carta, che poi quando si sale sul ring si rischia sempre di prenderne più del previsto). Oggi gli tocca il nicaraguense residente a Venezia Nestor Maradiaga (9-13-2), che sa il fatto suo e costringe il pugile di casa a una certa prudenza.
L’incontro è ben combattuto da entrambi i contendenti, nessun acuto particolare ma bel pugilato, vittoria ai punti per Spada alla fine delle otto riprese (unico incontro della serata che ne prevedesse più di sei).

P.S. Anche stasera niente ring girl, poi non vi lamentate se viene poca gente.
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