Exor lascia definitivamente l’Italia: la cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi dopo la sede legale, ora sposta anche le sue azioni ad Amsterdam.
La Exor degli Agnelli se ne va in Olanda definitivamente
Il consiglio di amministrazione della Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli–Elkann–Nasi che controlla Stellantis, Ferrari, Cnh Industrial, Gedi, Iveco e Juventus ha approvato il trasferimento dei titoli ordinari da Piazza Affari a Euronext Amsterdam.
Il caso era la classica “alchimia” anomala: una società incorporata in Olanda, con una proprietà di diritto olandese (la Giovanni Agnelli Bv, titolare del 52% ma con l’85,4% di diritto di voto, anch’essa migrata ad Amsterdam) e azionista di società con sede legale olandese: Stellantis, Ferrari, Iveco e Cnh Industrial. Tutto questo però senza un solo ufficio, poichè dipendenti e attività operative continuano ad essere in Italia.
La scelta è arrivata a quasi sei mesi dalla risoluzione del contenzioso con l’Agenzia delle Entrate legato proprio alla ridomiciliazione olandese del 2016.
Con lo spostamento la cassaforte degli Agnelli-Elkann-Nasi ha beneficiato del quasi azzeramento delle tasse sulle plusvalenza, cosa consentita anche in Italia dalla Participation Exemption.
In pratica il 95% di plusvalenze era escluso dal reddito imponibile della holding per la determinazione dell’Exit Tax. Tuttavia, con successiva sentenza, l’Agenzia delle Entrate ha sostenuto che l’esenzione non dovrebbe applicarsi ai casi in cui una holding trasferisca il proprio domicilio fiscale all’estero senza mantenere una stabile organizzazione in Italia, come è invece nel caso di Exor. La Exit tax è l’imposta una tantum sulle plusvalenze realizzate in occasione del trasferimento della residenza verso un altro Stato appartenente all’Unione europea.
L’accordo per chiudere il contenzioso con il Fisco ha previsto 746 milioni pagati dalla Exor e altri 203 milioni pagati dalla controllante Giovanni Agnelli Sapaz poi diventata Bv.
E ora? Continua la partita di giro: la Exor pagherà le tasse in Olanda e la multa comminata – senza sanzioni – che corrisponde al 2,5% del proprio valore, è facilmente ammortizzabile con gli incentivi auto promossi dal Governo Draghi.
Sostieni Kulturjam
Kulturjam.it è un quotidiano indipendente senza finanziamenti, completamente gratuito.
I nostri articoli sono gratuiti e lo saranno sempre. Nessun abbonamento.
Se vuoi sostenerci e aiutarci a crescere, nessuna donazione, ma puoi acquistare i nostri gadget.
Sostieni Kulturjam, sostieni l’informazione libera e indipendente.
VAI AL LINK – Kulturjam Shop
Leggi anche
- Le destre in guerra: libero commercio e moralismo confessionale
- De Magistris a tutto campo: contro Draghi, PD e destre, serve una rivoluzione etica e culturale
- Come rispondere quando ti dicono: “Se non ti piace l’Occidente perchè non te ne vai in Russia (o Cina, etc etc)”
- Gli equilibri che cambiano: il Pacifico nuovo cuore geopolitico mondiale
- “Dopo Draghi c’è solo Draghi”: la libidine autoritaria del Corriere
- Jeffrey D. Sachs: “L’Ucraina è l’ultimo disastro neocon”
- La politica tra Jus Scholae e Fantabosco
- Cartoline da Salò: il nuovo libro di Alexandro Sabetti