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Tornano i raid israeliani nella striscia di Gaza nonostante la tregua. Appelli dell’Onu e della Croce rossa: “Tel Aviv ha tagliato l’elettricità, non c’è acqua, rischio epidemie e disastro ambientale”. Idit Silman, Ministro israeliano: “Svuotare Gaza dei palestinesi”.
Raid israeliani nella Striscia nonostante la tregua
Nonostante la tregua, Israele riprende i bombardamenti su Gaza, aggravando una crisi umanitaria già drammatica.
Almeno cinque persone, tra cui due fratelli, sono state uccise in un attacco aereo israeliano nel corridoio di Netzarim. L’IDF ha confermato l’operazione con al solita vaghezza che giustifica ogni azione, affermando che le vittime erano coinvolte in “attività sospette” e rappresentavano una minaccia per le truppe.
In Cisgiordania, tre palestinesi, tra cui una donna di 58 anni, sono stati uccisi dall’esercito israeliano a Jenin. Il bilancio dell’operazione militare “Muro di ferro” sale così a 34 morti in 50 giorni. L’attacco avviene mentre a Doha sono in corso negoziati indiretti tra Israele e Hamas per il proseguimento del cessate il fuoco.
L’ONU e la Croce Rossa denunciano il blocco di elettricità e acqua, con un rischio crescente di epidemie e disastro ambientale.
Idit Silman, Ministro israeliano, svuotare Gaza dei palestinesi
“L’unica soluzione per la Striscia di Gaza è svuotarla dei suoi abitanti”, una mossa “realistica”. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente israeliano, Idit Silman, come riportato da Haaretz. Secondo la deputata del Likud, il governo è “impegnato nell’idea di incoraggiare l’emigrazione” della popolazione palestinese dalla Striscia. “Dio ci ha mandato l’amministrazione Usa, e ci sta chiaramente dicendo: è tempo di ereditare la terra”, ha aggiunto Silman. La colonia di “Gush Katif tornerà, non c’è dubbio. Potrebbe essere in case monofamiliari o torri in stile Trump, ma torneremo sicuramente lì. Non vedo altra soluzione al terrorismo. La risposta al terrorismo è la sovranità”.
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