Le motivazioni della sentenza contro Mimmo Lucano vagheggiano di “illeciti profitti” e “sostegno elettorale” (in un paese che conta 2300 abitanti!) postdatando l’ipotesi del suo inesistente arricchimento personale “a fine carriera”. Resta assurda e sproporzionata secondo qualsiasi criterio la condanna a 13 anni.
Le motivazioni della sentenza contro Mimmo Lucano lasciano interdetti
Poche ore prima del 18 dicembre, Giornata mondiale dei diritti dei migranti, venivano depositate le 906 pagine della sentenza con cui il tribunale di Locri, il 30 settembre scorso, ha condannato a 13 anni e 2 mesi l’ex sindaco di Riace, Domenico Lucano e altri 25 pericolosi complici.
Il testo va letto con attenzione ma nel succo sembra dire che a Riace si accoglieva per fare carriera politica.
Mimmo Lucano se avesse voluto, avrebbe avuto ponti d’oro e oggi siederebbe a Bruxelles o in Parlamento. Mimmo è stato condannato perché ha creato un modello di accoglienza che utilizzava il denaro pubblico per recuperare case abbandonate e creare lavoro senza mettersi un soldo in tasca.
Funzionava talmente bene che da tutto il mondo sono andati a raccontarlo e complimentarsi. Faceva fare brutta figura a chi sbatte i migranti nei cpr o specula sull’accoglienza, a chi li lascia annegare nel Mediterraneo o li affida ai carcerieri libici e di Erdogan, a chi li fa congelare davanti a un muro di filo spinato, a chi fa proliferare ghetti di baracche dove ieri sono morti carbonizzati due bambini come Becky Moses che Mimmo aveva cercato di salvare.

La persecuzione di Mimmo è stata scatenata da Minniti e poi da Salvini e M5S. A portarla avanti un prefetto che ha fatto carriera e la cui moglie è ora indagata per sfruttamento dei migranti
Mimmo è un fuorilegge in un Paese in cui da decenni si fa campagna elettorale sulla guerra ai migranti e a chi è povero.
Mimmo avrebbe “strumentalizzato il sistema dell’accoglienza dei migranti a beneficio della sua immagine politica”?
Se si seguisse la logica folle della sentenza perché non incriminare allora coloro che hanno letteralmente guadagnato milioni di euro speculando sul livore e le pulsioni razziste? A quanti anni bisognerebbe condannare allora ministri dell’interno, deputati e senatori che hanno chiamato alla guerra contro chi chiede asilo?

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