Aveva appena 18 anni Lorenzo Parelli. È morto colpito da una putrella in un’azienda di carpenteria metallica in provincia di Udine, nell’ultimo giorno di stage di un progetto di Alternanza scuola-lavoro. Una vicenda inaccettabile, un omicidio sul lavoro. Le parole di Maurizio Acerbo e Giorgio Cremaschi.
Lorenzo Parelli doveva stare a scuola e non morire di lavoro
Lorenzo Parelli, morto oggi a 18 anni in un’azienda in provincia di Udine, doveva essere tra i banchi di scuola. Non è il primo incidente grave durante l’alternanza scuola-lavoro nel nostro paese. Non è accettabile che un ragazzo venga mandato in un contesto così pericoloso.
La realtà è che l’alternanza non corrisponde per nulla a quanto sostengono le norme che l’hanno introdotta. Ragazze e ragazzi non arricchiscono il loro percorso formativo ma perdono preziose ore di studio che mai nessuno gli restituirà. Si deve insegnare ai ragazzi ad amare la lettura, i libri, la conoscenza non mandarli al macello.
Non si può rubare la vita ai ragazzi in questa maniera barbara. Si usa la scusa della formazione per procurare manodopera gratuita alle imprese. Siamo tornati a una società iper-classista. Chi ha introdotto questa legge e l’ha votata è da ritenersi politicamente responsabile di quanto sta accadendo.
A governo e parlamento torniamo a chiedere di abolire immediatamente questa legge infame e che la scuola recuperi il compito che gli assegna la Costituzione.
Ai familiari le più sentite condoglianze del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Roberto Criscitiello, segretario regionale FVG del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Rabbia e dolore per Lorenzo
Non riesco a trattenere la rabbia nel dolore per l’assassinio di Lorenzo Parelli, studente di 18 anni massacrato da una putrella in una fabbrica di Udine, nel suo ultimo giorno dell’alternanza scuola lavoro.
Il suo omicidio mette sotto accusa prima di tutto proprio quell’alternanza scuola lavoro che educa solo allo sfruttamento e che mette assieme il degrado della scuola con quello del sistema produttivo.
Poi mette sotto accusa il sistema schiavista degli stage, infame guadagno sul lavoro gratuito dei giovani.
Infine rinnova l’accusa ad un mondo delle imprese dove si divorano le vite delle persone solo per fare più profitto, risparmiando sulla salute e sulla sicurezza, contando su un’impunità quasi garantita da istituzioni vili e complici.
Lorenzo è vittima di un sistema CRIMINALE, di cui TUTTE le classi dirigenti politiche e economiche sono totalmente colpevoli.
Giorgio Cremaschi, Pap
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[…] una fabbrica. Quello che può sembrare l’incipit di un enigma, di un indovinello, è in verità la cruda realtà. Una realtà spietata e ingiusta, fatta di molteplici antagonisti e tante vittime protagoniste, […]
[…] un evento tragico che fungesse da goccia che fa traboccare il vaso. Stavolta è stata la morte di Lorenzo Parelli in una sordida azienda metalmeccanica (tutti i luoghi di lavoro sono disgustosi, anche quelli dove […]