Italia record di morti da Covid mentre il dibattito politico verte esclusivamente sulla tenuta del governo e sulle norme da seguir per il Natale.
Italia record di morti da Covid
Secondo un conteggio dell’Afp, l’Italia ha il record di morti da Covid in Europa, avendo superato il Regno Unito per numero di decessi. Eppure il dibattito interno alle forze politiche è sul rimpasto di governo eventuale, che nasconde le manovre sottobanco per la gestione dei finanziamenti europei, mentre quello nell’opinione pubblica è sul cenone di Natale, tra chi vuole la possibilità di potersi spostare e chi vuole il rigore.
Una situazione assolutamente paradossale, in barba a una realtà sul campo, ancor drammatica.
L’ultimo bollettino lo conferma: sono 19.903 i nuovi casi di Covid in Italia in 24 ore, per un totale di 1.825.775. Secondo i dati del ministero della Salute l’incremento delle vittime in un giorno è invece di 649, che porta il totale dall’inizio dell’emergenza a 64.036.
Ci sono 684.848 attualmente positivi. Il tasso di positività al 10,1%, in lieve aumento rispetto a venerdì quando era al 9,8%.
Sono 3.199 i pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva, con un saldo negativo tra ingressi e uscite di 66 persone in 24 ore. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati invece 195. Nei reparti ordinari ci sono invece, secondo i dati del ministero della Salute, 28.068 persone, in calo di 494 rispetto a venerdì.
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Cambiano le zone
Da oggi Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte saranno zone gialle e l’Abruzzo torna arancione mentre il governo e gli esperti continuano a raccomandare ovunque prudenza. Si intensificano shopping e spostamenti con l’avvicinarsi del Natale.
Per questo il governo conferma la linea del rigore e le deroghe si preannunciano comunque minime. Annunciato per gennaio l’inizio delle vaccinazioni anti Covid. A Cortina flash mob di negozianti, chef e maestri di sci contro il Dpcm. Altri Comuni frenano la movida.
Insomma l’impressione è che si proceda in ordine sparso. Ma gli esperti e i tecnici non lasciano molto spazio alle interpretazioni. I numeri, spiega il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, non ci permettono di passare dalla fase di mitigazione a quella di contenimento.
Il direttore della Prevenzione del ministero Gianni Rezza conferma: Fermo restando che alcune misure verranno allentate fin da domani in alcune regioni, che subiranno un passaggio di ‘zona’ – c’è solo un comportamento da tenere a Natale e Capodanno, essere molto attenti e metterci in testa di avere comportamenti adeguati per tutto questo periodo, a partire dall’indossare la mascherina pure dentro casa. Altrimenti il 2021 non inizierà con il ritorno a scuola dei ragazzi ma con la terza ondata.
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