Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista: “Per impedire che un centrodestra che non ha la maggioranza nel paese lo divenga nel parlamento bastava una legge elettorale proporzionale. Ma per il Pd la cosa che viene prima di tutto è mantenere la propria rendita.”
Maurizio Acerbo: Pd e Meloni alleati di fatto
Si sono messi d’accordo da tempo. Alla festa di Atreju di Fratelli d’Italia, Enrico Letta si accordò con Giorgia Meloni per mantenere il bipolarismo e quindi la legge elettorale maggioritaria.
“Sono sempre stato per il maggioritario e non ho motivo per cambiare idea”, disse Letta tra gli applausi venendo meno all’impegno assunto dal Pd per il proporzionale un anno prima.
Tutti i giornali parlarono di un “patto per il bipolarismo“.
Letta convenne con Meloni per una “matura democrazia dell’alternanza”.
Su Repubblica Letta ribadisce: o noi o loro. Sono quasi trenta anni che sono alleati.
Il bipolarismo garantisce la rendita del voto utile a loro. Battere la destra è lo slogan per raccattare i voti dei creduloni.
Come abbiamo ripetuto all’infinito per impedire che un centrodestra che non ha la maggioranza nel paese lo divenga nel parlamento bastava una legge elettorale proporzionale.
Ma per il Pd la cosa che viene prima di tutto è mantenere la propri rendita.
Alla fin fine sono un partito unico. Con Giorgia Meloni sono già stati al governo come con Salvini e Berlusconi.
Certo hanno differenze – ci mancherebbe! – ma sulle scelte strategiche convergono.
Quella in corso non è la prima guerra che fanno insieme, solo per fare un macroscopico esempio.
Potremmo riempire un’enciclopedia con tutte le nefandezze commesse dal centrosinistro e dal Pd dopo aver incassato il voto “utile”.
Liberarsi con serenità dal ricatto morale del “voto contro la destra” è fondamentale per costruire un’alternativa.
Il Pd non è l’argine contro la destra, è il principale alleato della destra.
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