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Continua incessante la moralizzazione del dibattito pubblico attraverso il metodo Ucraina: creare un clima spettacolare e fatto di estremizzazioni che distruggono il dialogo rifiutando qualsiasi analisi.
La moralizzazione del dibattito pubblico*
Prosegue continua la moralizzazione del dibattito pubblico occidentale; come sempre quando non si può più parlare di politica.
Non si discute di idee e progetti per il futuro, ma di morale: quello è buono, quello è cattivo, quello è pazzo, quello è brutto (quindi implicitamente suggeriamo sia anche cattivo), quello non ha mai fatto niente.
Si crea un grande dibattito pubblico a temi che pubblici non sono (la cronaca nera).
Il tema “il personale è politico” (che già di suo è invecchiato male e pare una scemenza) si è invertito in “il politico è personale”.
C’è un barbaro omicidio?
Voi singoli non potete generalizzare (frase ripetuta continuamente da tutti), guai a cercare la colpa nei media o nella società! Ogni volta verrete invitati a scavare nell’intimità maniacale, si creano specificità, psicoanalitiche, neuroscientifiche, dove non ci sono le inventiamo! Non è mai colpa di qualche segmento specifico della vita pubblica (la TV, la pubblicità, la scuola, la politica), sempre si va nel caso specifico: la società non esiste per costoro.
Talvolta invece, sono i media a creare ad arte il messaggio politico e allora: “omicidio barbaro”?
Via alla schiera dell’ubbidienza: motivi politici (sempre presentati come il peggio del peggio), motivi economici, motivi di genere.
In questo caso, si prende un polo si ripete compulsivamente che questo è “bene” e si contrappone alla violenza, alla barbarie, all’oscurità.
Se non aderisci alla narrazione sei violento, giustifichi la violenza, complottista, ignorante, non informato
Il metodo Ucraina (creare un clima spettacolare e fatto di estremizzazioni che distruggono il dialogo) si applica a tutto: Palestina, femminicidio, morti sul lavoro, il campionato di calcio, Festival di Sanremo, tutto, maniacalmente.
L’opinione pubblica viene mossa come un cagnolino, su qualcosa reagisce, su altro semplicemente si lascia trasportare (struttura e sovrastruttura rimangono sempre legate e ogni membro della società è pur sempre sottoposto a queste pressioni).
Un grande spettacolo a premi dove il conformismo prevale, il dibattito pubblico si restringe e si fa morale, la complessità della realtà viene banalizzata.
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