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Europa schizofrenica: qualcuno volò sul nido del cuculo?

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I vari scenari geopolitici innescati dalla guerra ucraina stanno mostrando un Europa sempre più schizofrenica, incapace di elaborare obiettivi credibili.

Europa schizofrenica

“Qualcuno volò sul nido del cuculo”: chiameremmo così la prossima riunione dei governanti europei, invece dell’ennesima sigla anglofona (che poi il Regno Unito non è neanche più nell’Unione, l’inglese non dovrebbe essere lingua comunitaria, non fosse per la benevolenza generale e per la magnanima scelta di Irlanda e Malta).

Le scelte dei leader europei stanno assumendo toni ai limiti dell’autolesionismo. Macron non riesce a gestire ciclici scoppi di rabbia popolare in patria (trattori, gilet gialli, periferie), ma vuole mandare i soldati NATO in Ucraina e che sotto il rullo compressore russo verrebbero rasi al suolo.

La mossa non è stata gradita alla NATO e agli USA, che sanno benissimo che i francesi stanno perdendo tutta l’Africa, incluso il Gabon da dove li hanno cacciati gli USA, e che entro breve dovranno affrontare devastanti tensioni interne. Puoi anche avere mille anni di storia, la guerra dei cento anni alle spalle ed essere di Meroveo, ma se la gente ha fame ti fa la rivoluzione francese.

La Germania è in cerca d’autore. Praticamente è diventata il grande malato d’Europa, con inflazione e in recessione tecnica, vedremo quando e se si sveglieranno.

Scandinavi e baltici hanno ritrovato una postura pluri-secolare aggressivi e anti-russi, qui forse sarebbe da fare una ricerca su una dinamica ciclica nel Baltico (pro e anti-Russia). Mi impegno a farlo.
Gli iberici corrono, ma sono lepri con i piedi di argilla.

Lasciamo stare la totale incapacità di casa nostra. Le poche persone oneste e capaci che abbiamo per contare un minimo devono lavorare con il PD, il che ne vanifica sforzi e intelligenza.

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Gabriele Germani
Gabriele Germani
Roma, 1986. Laureato in Storia contemporanea e Psicologia, con Master in Geopolitica. Lavora nell’ambito pedagogico-educativo. Si occupa da anni dei rapporti tra il Sud e il Nord del mondo, con le lenti del neo-marxismo, della teoria della dipendenza, del sistema-mondo e dell’Eurasia. Con questa prospettiva ha pubblicato negli anni, alcuni libri e articoli di storia e antropologia, in particolare sull’America Latina. Riferimenti bibliografici: Uruguay e emigrazione italiana: sogni, speranze e rivoluzioni di Gabriele Germani (Autore), Anthology Digital Publishing, 2022. Ha inoltre in pubblicazione con Kulturjam Edizioni: una raccolta di riflessioni su BRICS e mondo multipolare, con introduzione di Gianfranco La Grassa e con Mario Pascale Editore un testo sulla politica estera italiana durante la II Repubblica. Cura un micro-blog sul suo profilo Facebook (a nome “Gabriele Germani”) e un Canale Telegram sempre a nome “Gabriele Germani” (t.me/gabgerma). Dirige inoltre il Podcast “La grande imboscata” su attualità, geopolitica e cultura su varie piattaforme.

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