www.kulturjam.it è un quotidiano online indipendente completamente autofinanziato. Il nostro lavoro di informazione viene costantemente boicottato dagli algoritmi dei social. Per seguirci senza censure, oltre alla ricerca diretta sul nostro sito, iscrivetevi al nostro canale Telegram o alla newsletter settimanale.
La retorica su un’identità comune europea schiaccia l’identità mediterranea a favore dei nuclei di potere nord europei, di cui la Francia e il Regno Unito sono latori nel Mediterraneo.
Identità europea e identità mediterranea
L’Europa come concetto (oltre il nome in senso stretto) compare con la cristianità contrapposta ai pagani, più tardi all’Islam.
Sulle mappe dell’Impero Romano, Europa è la sponda settentrionale e occidentale del Mediterraneo; a cui nel corso del Medio Evo vanno a sommarsi i ‘convertiti’ nord europei (Celti, Germani e Slavi).
Col tempo Europa si spinge verso Est, giungendo alle pianure fluviali russe, poi agli Urali, quasi a creare una propria muraglia (naturale) in difesa dalle “orde mongole”.
Già il termine “orda”, la dice lunga sulla valutazione che si ebbe di questi popoli -pur ricercandone poi l’appoggio anti-islamico con tanto di lettere papali-.
Strano rapporto quello medievale tra papi e popoli delle steppe: dalla leggenda di Leone Magno che andò incontro a Attila e lo fece dirottare (un falso), a Innocenzo IV che cercava un’intesa tra Mongoli e Crociati.
I Mongoli, dal canto loro furono tolleranti con tutti. Fu probabilmente mongolo il primo Stato convertitosi in blocco all’ebraismo (e forse questo condizionò la successiva demografia religiosa est-europea e delle pianure ucraine). Fu mongola o con parte di sangue mongolo, la nobiltà russa, persiana, cinese e indiana.
Così, i mongoli diventarono lo spettro qualcosa chiaramente non europeo.
Intanto, già l’Impero di Carlo Magno aveva reso chiaro (si fa per dire) cosa fosse l’identità europea con al centro l’asse renano (ancora oggi cuore politico ed economico del potere europeo e lungo il quale sono state combattute due guerre mondiali).
L’Italia pur rimanendo paese centrale fino a tutto il ‘600, con la scoperta dell’America e la nascita degli Stati nazionali fu marginalizzata; stessa sorte toccò sul lungo periodo alla Spagna (sempre divisa prima su base regionale, poi su base politica, poi su base linguistica) e al Portogallo (diventato da alleato a appendice del Regno Unito in pochi decenni).
La Francia paese Mediterraneo solo in parte, con un nucleo storico nordico e di pesanti influenze normanne tese a concentrarsi a ridosso del confine renano.
Parigi contribuì ad alzare un muro con la sponda Sud del Mediterraneo: prima con le sue crociate poi col colonialismo, i cui esiti più drammatici furono vissuti in Algeria.
La repressione (il trattamento semi-coloniale) che la Francia riserva (oggi) alla Corsica, rende invidiabile la condizione di totale autonomia che Sicilia e Sardegna godono nella Costituzione (troppo spesso gli italiani ci sentono dei nani, rispetto ai francesi).
Gli stessi coloni francesi in Algeria, forse la parte più mediterranea del paese, furono respinti sull’isola durante il loro esodo di rientro.
La sensazione è che Parigi punisca ogni slancio autonomistico dei paesi mediterranei, sia l’Italia di Craxi, sia la Turchia di Erdogan o la Jugoslavia di Tito.
L’impressione è che questa retorica su un’identità comune europea schiacci l’identità mediterranea e avvantaggi dei nuclei di potere nord europei, di cui la Francia e il Regno Unito sono latori nel Mediterraneo.
Sostieni Kulturjam
Kulturjam.it è un quotidiano indipendente senza finanziamenti, completamente gratuito.
I nostri articoli sono gratuiti e lo saranno sempre. Nessun abbonamento.
Se vuoi sostenerci e aiutarci a crescere, nessuna donazione, ma puoi acquistare i nostri gadget.
Sostieni Kulturjam, sostieni l’informazione libera e indipendente.
Leggi anche
- La nuova teocrazia americana: Papa Trump e il Cardinale Musk
- Dopo 15 mesi di guerra e massacri Hamas esiste ancora, ecco perchè Israele non ha vinto
- Il Principio di Peter: incompetenza e casualità come valore aziendale
- Il fascino del mindset digitale: come il tecno-libertarismo ha ridefinito il progressismo
E ti consigliamo
- Shidda
- Noisetuners
- Novecento e oggi
- A sud dell’impero. Breve storia della relazione sino-vietnamita
- Sintropie. Mondo e Nuovo Mondo
- Musikkeller, un luogo-non luogo
- Breve guida per riconoscere il “coatto”
- Achab. Gli occhi di Argo sul carcere
- La terra di Itzamnà: alla scoperta del Guatemala
- Dittature. Tutto quanto fa spettacolo: si può essere ironici su temi serissimi e al contempo fare opera di informazione e presidio della memoria?
- Il soffione boracifero: ritorna dopo 10 anni il romanzo cult
- Cartoline da Salò, nel vortice del presente