www.kulturjam.it è un quotidiano online indipendente completamente autofinanziato. Il nostro lavoro di informazione viene costantemente boicottato dagli algoritmi dei social. Per seguirci senza censure, oltre alla ricerca diretta sul nostro sito, iscrivetevi al nostro canale Telegram o alla newsletter settimanale.
Funamboli incompresi, diversamente idoli, sono gli improponibili del rettangolo verde. Oggi celebriamo Athirson Mazzoli De Oliveira, la freccia deragliata bianconera.
Athirson Mazzoli De Oliveira, la freccia deragliata
Athirson Mazzoli De Oliveira, classe 1977, nasce in una famiglia benestante. Suo padre è un ufficiale dell’esercito in pensione, la madre infermiera. Il ragazzo non gioca a pallone per riscattarsi, o per necessità, ma per passione. Viene notato dagli osservatori del Flamengo e tesserato per la squadra giovanile. Percorre tutta la scalata nelle Nazionali giovanili e nel 1998 va in prestito al Santos. Al Santos si mette in mostra segnando goal e servendo assist ai compagni. Torna al Flamengo e segna ben 10 goal nella stagione 1999/2000.
In Brasile si sprecano gli elogi e non tardano a paragonarlo al nuovo Roberto Carlos. Il talent scout bianconero Omar Sivori non perde tempo e lo segnala al DG della Juventus, Luciano Moggi.
Moggi trova subito l’intesa con il calciatore ma non con il Flamengo. Dettaglio non proprio trascurabile.
La Juventus ha fretta e vuole il ragazzo pronto per l’inizio del campionato a settembre. Il Flamengo non ne vuole sapere. Non resta che aspettare che Athirson si svincoli il 31 di dicembre. Peccato il Flamengo tiri in ballo un accordo precedente con il procuratore del giocatore. A questo punto inizia un contenzioso legale. La Juventus ottiene dalla FIFA un transfer provvisorio, grazie al quale il 23 Febbraio 2001 Athirson diventa un giocatore bianconero a tutti gli effetti.
L’arrivo a Torino
Il giorno che Athirson arriva a Torino lo accoglie una bella nevicata. Il talentuoso brasiliano dichiarerà di non averla mai vista dal vivo. Potrebbe essere il campanello d’allarme di un adattamento che mai si realizzerà. Compra casa fuori città, prende come auto l’Alfa 166 che è la diretta concorrente dei modelli BMW ed Audi, oppure il “vorrei ma non posso”. Vorrei Roberto Carlos ma prendo Athirson.
Inizia gli allenamenti e fa l’esordio in campionato il 1 aprile 2001. Al Delle Alpi è di scena Juventus-Brescia. Il risultato è di 1-0 per i bianconeri e al 72′ sostituisce Zidane. Sarò un caso ma Roberto Baggio al minuto 86 pareggia per le Rondinelle. Contemporaneamente la Roma vince con il Verona e si avvia a vincere lo scudetto ai danni dei bianconeri.
Per il terzino brasiliano sono solo spezzoni di partita. L’allenatore Ancelotti non lo prende minimamente in considerazione e lo lascia ammuffire in panchina.
La stagione successiva torna Lippi e per Athirson la situazione riesce a peggiorare. Lippi non gli regala neppure gli spezzoni di partita. Per lui non esiste nessuna possibilità di vederlo in campo. Ci vorrebbe una pandemia di Covid 19 per vederlo giocare. Ma per sua sfortuna siamo nell’anno 2001.
A gennaio 2002 la Juventus decide di darlo in prestito al Flamengo in attesa di riportarlo a Torino. Non tornerà mai più a Torino. Vende l’Alfa 166 su Secondamano e chiude la sua avventura in terra sabauda.
Il 2 Ottobre 2003 i bianconeri rescindono il contratto con il giocatore pagandogli peraltro una penale di 2.3 milioni di euro. Non lascia nessuna traccia a Torino se non quella di comparire nella lista dei clienti Viva Lain, il centro massaggi protagonista dello scandalo a luci rosse che vide protagonisti diversi giocatori. Del resto il ragazzo qualcosa doveva fare per ingannare il tempo.
Athirson resta al Flamengo fino a Dicembre 2004, fatta eccezione per una breve parentesi al CSKA di Mosca. Cruzeiro, due anni in Europa al Bayer Leverkusen dove segna anche 2 goal, torna in Brasile dove cambia diverse squadre. Chiude la carriera nel 2012 nel Duque de Caxias.
Athirson, la scheda
- squadra: Juventus
- stagione: 2001/02
- ruolo: difensore
- presenze: 5
- goal: 0
- la frase: Come stile di gioco mi paragonerei al milanista Serginho
Sostieni Kulturjam
Kulturjam.it è un quotidiano indipendente senza finanziamenti, completamente gratuito.
I nostri articoli sono gratuiti e lo saranno sempre. Nessun abbonamento.
Se vuoi sostenerci e aiutarci a crescere, nessuna donazione, ma puoi acquistare i nostri gadget.
Sostieni Kulturjam, sostieni l’informazione libera e indipendente.
VAI AL LINK – Kulturjam Shop
Leggi anche
- Il MES e l’europeismo autolesionista del PD
- La Francia che esplode e una rivolta senza eroi
- Se Beppe Grillo legge (o leggesse) Marx…
- Putin, Shoigu, Prigozhin: gioco a tre. Le fantacronache
- Autunni e primavere, metafore sul disallineamento tra mondo ed immagine di mondo
- Kavi: Il Poeta è Vivo
- Dittature. Tutto quanto fa spettacolo: si può essere ironici su temi serissimi e al contempo fare opera di informazione e presidio della memoria?
- Dialoghi della coscienza: l’intensità magica del silenzio e la necessità di una poesia intima
- Il soffione boracifero: ritorna dopo 10 anni il romanzo cult
- Cartoline da Salò, nel vortice del presente