L’esponente della Direzione nazionale Goffredo Bettini chiede una discussione nell’Assemblea nazionale dei prossimi giorni, prima del congresso.
Così parlò Bettini, il Richelieu democratico
Goffredo Bettini, famigerato creatore del cosiddetto Modello Roma, l’inventore di Rutelli, il suggeritore di Veltroni, gran tessitore di trame diplomatiche occulte e di svolte politiche clamorose. Grazie a un’abile strategia comunicativa, si è conquistato una popolarità senza pari nel gruppo dirigente del suo partito. Le sue interviste, come le lettere ai giornali sono soppesate, analizzate, ponderate, valutate.
Eppure Bettini non ha nessun ruolo formale dalle parti di Largo del Nazareno, ma i suoi interventi sono considerati come una specie di verità rivelata. Bettini ha dato la linea, si sarebbe detto ai tempi del compianto Pci.
Ecco dunque che il componente della direzione nazionale, ospite a Anteprima Studio 24, su RaiNews24 ha spiegato il momento attraversato dal Partito Democratico, parlando della necessità di un chiarimento politico dopo il logoramento di queste settimane.
Una tensione costante che non è arrivata da tutte le forse di opposizione, ha spiegato Bettini, ma da alcuni esponenti, che mi hanno anche detto che io non posso parlare, come il sindaco di Firenze, Dario Nardella.
L’esponente democratico ha ricordato che da quando Zingaretti è segretario:
Mai c’è stato un ruolo così decisivo delle minoranze, forse non ricordano i tempi di Renzi. Chiedono una gestione unitaria? È stata accogliente, protettiva e il potere interno è distribuito in modo equilibrato.
Ma il punto principale per Bettini è di orizzonte politico, di identità:
Bisogna capire cosa deve diventare il Pd: se deve aggiungersi a un corpaccione centrista e senza anima, oppure costruire una forza progressista. C’è l’urgenza di costruire un Pd all’altezza dei tempi e del futuro. Sento oggi la necessità di dare una linea al Pd, la discussione del congresso deve essere questa.
Sulle alleanze arriva la conferma della linea attuale:
Per il futuro le alleanze vanno verificate, ma se andrà avanti il processo di ulteriore modifica in positivo del M5s, è evidente che lì dobbiamo trovare i nostri alleati.
Sul finale arriva la stoccata all’uomo di Rignano, quando gli chiedono di movimenti interni al PD per una nuova renzizzazione:
Non so se ci sia un Opa dei renziani sul Pd. Penso che il problema di Renzi sia quello di dare un senso alla presenza di Italia viva .Il Pd resta la forza fondamentale del campo democratico. Renzi pensi a dare una prospettiva politica al suo movimento.
Così parlo Bettini. Amen
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