Si è chiuso con un anno di anticipo il mandato dell’amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes, che rassegnato le dimissioni comunicando che “non ci sono più le condizioni per proseguire”.
Il Governo Meloni può adesso archiviare la gestione nata sotto il Governo Draghi e nominare, probabilmente già questa settimana, uomini di propria fiducia al vertice della tv pubblica.
Tutto questo era stato anticipato durante la puntata di Otto e mezzo in onda il 5 maggio su La7. Ospite in studio era Michele Santoro che aveva sparato a zero sui vertici di viale Mazzini e sulla gestione dell’informazione da parte del servizio pubblico.
“Non mi interessa quello che succederà all’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, che non ha fatto niente per cambiare la Rai – l’attacco di Santoro durante l’intervista con Lilli Gruber – Era governato dal Pd? Non lo so perché ormai c’è una situazione che è diventata completamente indistinguibile. C’è un groviglio di interessi che non si spezza. Viva la lottizzazione di quando c’era perché almeno, all’epoca, avevamo il Tg2 che era diverso dal Tg1. E il Tg3 che era diverso dal Tg2 e dal Tg1. Adesso, invece, c’è un’unica marmellata che spara tonnellate di fuoco in un’unica direzione”.
Michele Santoro: prima ogni tg era diverso, oggi è un’unica marmellata
Sostieni Kulturjam
Kulturjam.it è un quotidiano indipendente senza finanziamenti, completamente gratuito.
I nostri articoli sono gratuiti e lo saranno sempre. Nessun abbonamento.
Se vuoi sostenerci e aiutarci a crescere, nessuna donazione, ma puoi acquistare i nostri gadget.
Sostieni Kulturjam, sostieni l’informazione libera e indipendente.
VAI AL LINK – Kulturjam Shop
Leggi anche
- Il capitalismo si fa chiamare mercato per vergogna
- L’inflazione è dei padroni, il conto della spesa è dei lavoratori
- Non basta contestare La Russa. L’antifascismo a metà
- Sud America, Ucraina, Fascismo
- Multare chi usa termini stranieri è una soluzione idiota a un problema reale
- Douglas Macgregor: “Gli americani devono scegliere se difendere gli USA o l’Ucraina”
- La foto da scampagnata della CGIL a Odessa, lettera aperta di un sopravvissuto al massacro
- Seymour Hersh, nuova bomba: “Zelensky si è intascato 400 milioni stanziati dagli USA per Ucraina”
- Dittature. Tutto quanto fa spettacolo: si può essere ironici su temi serissimi e al contempo fare opera di informazione e presidio della memoria?
- Dialoghi della coscienza: l’intensità magica del silenzio e la necessità di una poesia intima
- Il soffione boracifero: ritorna dopo 10 anni il romanzo cult
- Cartoline da Salò, nel vortice del presente