Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, come il maestro Canello, fantozzianamente, propone di anticipare il Natale di due ore.
Francesco Boccia come il maestro Canello
Dobbiamo chiudere questa seconda ondata evitando la terza e mantenendo la convivenza con il virus con il massimo della sicurezza.
Lo ha detto il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia, durante la riunione con le Regioni.
E fin qui siamo d’accordo, all’orizzonte non si vedono soluzioni miracolose. E dunque, venendo alle problematiche natalizie, cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo Dpcm di cui girano anticipazioni, bozze, voci fantastiche come durante la mitica Italia-Inghilterra di fantozziana memoria, quella giocata durante la visione obbligatoria de La corazzata Potemkin in cui si diceva che gli azzurri stessero vincendo 20 – 0 con gol di testa di Zoff su calcio d’angolo…
Evidentemente questo parallelo dev’esser venuto in mente anche al ministro Francesco Boccia.
Infatti ,a quanto si apprende, il ministro agli Affari regionali durante il confronto con le Regioni ha proposto di anticipare il Natale di due ore. Queste le sue parole:
Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia, non facciamo i sepolcri imbiancati. Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede.
Come molti di voi ricorderanno nel film Fantozzi un direttore d’orchestra, l’infido e sgusciante Maestro Canello, al veglione aziendale, sposta in avanti le lancette dell’orologio per far credere agli invitati che fosse arrivata già la mezzanotte, così che lui potesse partecipare a un altro veglione.
Nulla di così assurdo alla fine: dove c’è la volontà politica si può arrivare ovunque.
Il maestro Canello e il capodanno anticipato
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