Venerdì un caccia russo ha intercettato un aereo polacco da ricognizione sul Mar Nero. La Nato limita i voli spia e sospende le missioni Frontex.
Caccia russo intercetta aereo polacco sul Mar Nero
Sul Mar Nero sono stati sospesi i voli di pattugliamento della missione Frontex (Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea) a causa di un incidente avvenuto venerdì, che ha visto coinvolti un aereo polacco e un caccia russo.
Secondo quanto riportato dalla CNN, un Su-35 russo ha intercettato un L410 appartenente all’aviazione polacca che stava pattugliando il Mar Nero in collaborazione con i servizi rumeni.
Secondo la versione fornita da Varsavia, l’aereo russo “ha effettuato manovre aggressive e pericolose avvicinandosi per tre volte all’aereo polacco senza mantenere le distanze di sicurezza”.
Questo avrebbe creato una pericolosa turbolenza e l’equipaggio polacco di cinque persone ha temporaneamente perso il controllo dell’aereo iniziando a perdere quota, mentre il Su-35 si avvicinava fino a 5 metri di distanza.
Il portavoce del governo polacco Piotr Müller ha definito la manovra russa nei confronti del velivolo della guardia di frontiera polacca (al largo delle proprie coste del Mar Nero, dove la Polonia tra l’altro non ha sbocchi) una “provocazione pianificata”.
Non si tratta del primo confronto tra Russia e Nato nei cieli dei Mar Nero. Precedentemente un Reaper (drone da ricognizione) statunitense era precipitato in mare dopo essere stato intercettato dall’aviazione militare russa.
In seguito a quell’incidente Washington ha dato indicazione di modificare le rotte dei droni lamentando in “limite alla capacità di raccogliere informazioni” da fornire all’esercito ucraino per successivi attacchi. Le nuove rotte di questi voli passano a più di 40 miglia nautiche dalla costa della Crimea rispetto alle precedenti 12, coincidenti con il confine dello spazio aereo del paese.
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