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Caso Cucchi, processo depistaggi, il Pm: “L’intero Paese preso in giro per anni”

Nel processo sui presunti depistaggi nel caso Cucchi, il pubblico ministero Giovanni Musarò al termine della requisitoria ha chiesto la condanna di tutti e otto i carabinieri imputati.

Caso Cucchi, processo depistaggi: chieste condanne per gli 8 carabinieri imputati

Per i depistaggi seguiti alla morte di Stefano Cucchi sono imputati il generale Alessandro Casarsa all’epoca dei fatti comandante del Gruppo Roma, e altri 7 carabinieri, tra cui Lorenzo Sabatino, allora comandante del reparto operativo dei carabinieri di Roma.

La richiesta di pena più alta è stata proprio per il generale Casarsa: per lui il pm ha chiesto 7 anni. Cinque anni e mezzo sono stati chiesti invece per Francesco Cavallo, cinque anni per Luciano Soligo e per Luca De Cianni, quattro anni per Tiziano Testarmata, invece, per Francesco Di Sano tre anni e tre mesi, tre anni per Lorenzo Sabatino e un anno e un mese per Massimiliano Colombo Labriola per il quale il pm ha chiesto le attenuanti generiche.

L’accusa ha chiesto inoltre l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per Casarsa, Cavallo, De Cianni e Soligo mentre per Di Sano, Sabatino e Testarmata l’interdizione per cinque anni.

E’ stato processo lungo e difficile. Un intero Paese è stato preso in giro per sei anni” ha detto il pm Giovanni Musarò chiudendo la requisitoria. Per gli imputati la richiesta di condanna arriva  sottolineando “le inaccettabili ingerenze sulle perizie medico legali” e “le intimidazioni” su chi nel corso delle indagini ha detto la verità.

foto Ansa

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