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L’imbarazzante informazione italiana: i casi “Lukashenko” e del ‘trans’ pestato a Milano

L’informazione più imbarazzante e pallonara del mondo? Ce l’abbiamo noi. i casi del presunto avvelenamento di Lukashenko e del pestaggio ai danni del trans a Milano.

L’imbarazzante informazione italiana

Leggendo Google News Italia si scopre che praticamente tutti i media italiani hanno sparato la notizia che il premier della Bielorussia Lukashenko era ricoverato in gravissime condizioni in ospedale a Mosca dopo una cena con Putin, probabilmente in quanto avvelenato dallo stesso leader stesso.

Quando dico “tutti i media italiani” intendo davvero tutti: Repubblica, Stampa, Corriere, FQ, il Giornale, Rainews, La7, TGcom24, Sole24Ore e ovviamente anche Open, nato proprio per fare fact-checking. Si possono contare oltre 40 articoli su questa notizia.

Approfondendo ulteriormente si scopre che la fonte di questa notizia bomba è un singolo tweet di un oppositore di Lukashenko (che vive all’estero) e che non viene citata nessun’altra conferma di questo avvenimento sbalorditivo, ne da oppositori ne da fonti governative.

Punto da curiosità vado quindi a vedere come viene trattata la notizia dalla stampa estera, andando su Google News UK, Francia, Germania e USA e cosa scopro? Che in quei paesi la notizia non esiste proprio.

Neanche UN articolo in UK, Francia, Germania: l’unica cosa che trovo è un articolo su Google USA, pubblicato da Yahoo News con tanto di punto interrogativo nel titolo. Nient’altro. D’altra parte, chi può essere così incauto (o in malafede) da pubblicare una notizia così eclatante senza almeno avere uno straccio di conferma da qualche altra fonte? Solo in Italia, tocca constatare.

In effetti, giusto tre giorni fa, dopo il terrificante pestaggio subito da una donna a Milano da parte di quattro vigili, la stessa stampa per giustificare i massacratori si affrettava a spiegarci che tutto era nato dalla follia della vittima che si sarebbe spogliata davanti a una scuola piena di bambini.

Bisogna aspettare ben due giorni per scoprire che non è assolutamente vero, che nessun genitore della scuola ha visto nulla del genere, eppure anche a notizia smentita varie testate hanno pubblicato l’intervista a uno dei picchiatori che, con supremo spregio del ridicolo, afferma di “non essere riuscito a controllarsi” perchè aveva “ancora davanti agli occhi” l’immagine della donna che molestava i bambini, senza che l’intervistatore abbia ritenuto opportuno rispondere puntualizzando che quella storia era già stata completamente smentita.

Il mondo dell’informazione in Italia è questo qui: servile e falso. C’è un tweet che parla male di Putin? Spariamolo in prima pagina immediatamente senza conferme. Le forze dell’ordine massacrano persone inermi? Pubblichiamo con grande risalto una cortina fumogena di sciocchezze tese ad assolvere a prescindere i picchiatori.

È davvero raggelante sapere che decine di milioni di italiani hanno come unica fonte di informazione questa stampa e questa televisione votata al totale rimbecillimento del lettore. Al cospetto di tanta malafede non stupiamoci se fioriscono le teorie del complotto: di fronte alle balle deliberate di chi porta acqua al mulino dei desiderata dei potenti, pure Red Ronnie finisce per fare la sua porca figura.

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Alessandro Ferretti
Alessandro Ferretti
Researcher presso Università degli Studi di Torino. Associate presso CERN

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