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sabato, Giugno 21, 2025
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Covid e cospirazioni: la verità è ciò che credo

No mask, negazionisti, no vax, QAnon: covid e cospirazioni viaggiano di pari passo per chi affronta la minaccia deformando la realtà e negandola.

Covid e cospirazioni

Quando i nostri antenati tenevano traccia dei movimenti del sole e delle stelle, conoscevano le stagioni e le migrazioni degli uccelli, conoscevano le piante, quelle commestibili e quelle che non lo sono, sapevano identificare gli animali da inseguire e quelli da cui fuggire.

Questi erano i fatti. Su queste conoscenze hanno costruito miti, leggende e racconti tramandati per millenni. Hanno imbastito i fatti con convinzioni nate dall’immaginazione.

L’attuale pandemia ha rivelato che non siamo cambiati molto da allora.

Come ogni evento che tocca un numero elevato di persone, in cui ci si sente smarriti, in cui non capiamo il perché, molti trovano il bisogno di avvolgere le angosce in un involucro di certezze, attaccandosi a storie con un colpevole e con un motivo. Kennedy è stato ucciso dal governo, Lady Diana è stata assassinata per ordine della Casa reale, Armstrong sulla Luna è stata una finzione filmata da Stanley Kubrick.

Così la pandemia non esiste, è il governo che ci vuole controllare. Oppure esiste, ma non è poi così grave, sono i politici a voler abrogare i nostri diritti civili. O magari, sì, si muore, ma meglio essere liberi al prezzo dei più deboli.

Sembra di vivere in un momento in cui l’oscurantismo ha il sopravvento sulla ragione.

Molti, infatti, parlano di questo momento storico come di un periodo anti-scientifico. Non credo sia proprio così, perché ci sono perfino degli scienziati pronti a proporre ipotesi di cospirazione. Di solito, però, nel quadro di una disciplina diversa dalla loro formazione. E non è neanche un fenomeno nuovo. Basti ricordare l’esempio di Linus Pauling, due premi Nobel, uno per la pace e l’altro per la chimica, che è stato il maggior responsabile della propaganda a favore della vitamina C, in grado, secondo lui, di curare di tutto, dal raffreddore al cancro. (È vero che lui è morto a 94 anni, ma di cancro.)

Meglio sarebbe definire questi tempi come l’era dell’opinione. Non mi importa cosa dicono i fatti, la la verità è ciò che credo.

Covid e cospirazioni: la verità è ciò che credo.
Linus Pauling

La verità è ciò che credo

Quando uno si convince della propria spiegazione gli diventa difficile accettare di essere smentito. Il proprio orgoglio lo esige. Per trovare prove si spulciano video, articoli e siti web a conferma della propria tesi. Si ignora tutto ciò che possa smentire un pettegolezzo preso per vero. Si abbandona perfino la logica e qualsiasi livello di implausibilità. In moltissimi presunti complotti dovrebbero partecipare un numero inverosimile di persone senza che uno ne riveli l’enorme associazione.

  • Gli ebrei furono avvertiti dell’attacco alle Torri gemelle.
  • Tutta la NASA tenne nascosto il falso dell’allunaggio.
  • Tutti i medici sono coinvolti nel nascondere le vere cifre del Covid.
  • Si sospendono le leggi della fisica, o le conoscenze biologiche.
  • Le Torri gemelle furono abbattute da bombe nascoste dal governo. E La terra è piatta.

Chi non aderisce a queste convinzioni le trova spesso divertenti nella loro assurdità. Ma non ci vuole molto per trovarle inquietanti e pericolose. Basta pensare al movimento antivax e al pericolo enorme che comporta per i bambini non vaccinati.

Un esempio attuale è la rivolta di quelli che sono convinti che Biden non abbia vinto, che i voti sono stati rubati. In totale assenza di prove, c’è chi è pronto a uccidere per la propria fede antidemocratica.

Covid e cospirazioni: la verità è ciò che credo.

Perché quando si mescolano i propri miti con la politica nasce l’intolleranza. Quando si invoca la libertà solo per sé (di non portare la mascherina, di non vaccinarsi, di non tollerare razze inferiori) si calpesta la libertà degli altri.

Abbiamo tutti delle convinzioni, è ormai impossibile conoscere tutto lo scibile umano. Nessuno ha il monopolio sulla verità. Se una verità esiste è nell’umiltà di essere disposti a rivedere le proprie certezze.

Come scrisse Richard Feynman, uno dei maggiori fisici del secolo scorso:

We absolutely must leave room for doubt or there is no progress and no learning. People search for certainty. But there is no certainty.

I have approximate answers and possible beliefs in different degrees of certainty about different things, but I’m not absolutely sure of anything.

Dobbiamo assolutamente lasciare spazio al dubbio, altrimenti non c’è né progresso, né apprendimento. La gente cerca certezze. Ma non ci sono certezze.

Io ho risposte approssimative, e possibili credenze con vari livelli di certezza su vari argomenti, ma non sono sicuro in assoluto di nulla.

 

 

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Andy De Paoli
Andy De Paoli
Cresciuto negli Stati Uniti, ha studiato filosofia e materie scientifiche. Ora insegna matematica e inglese e scrive (prevalentemente in inglese). Sta ora completando un romanzo e un libro sull'etica.

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