Inzaghi e Gasperini, con tutte le differenze del caso, danno lezioni ai più mediatici colleghi di Juventus e Inter. Lazio e Atalanta si confermano in Champions.
Inzaghi e Gasperini: orgoglio europeo
La Juventus arranca in questo inizio di stagione, almeno nel gioco, e i risultati per ora le danno ragione anche nella loro apparente casualità: vince perché non può farne a meno, per inerzia della superiorità naturale ma di calcio liquido o rock (mamma mia che cosa scrivono!) per ora non c’è traccia: i riflettori sono tutti sul predestinato, il maestro Pirlo. Dov’è Pirlolandia?
A Milano sponda nerazzurra le cose poi appaiono già allo stato dello psicodramma. Antonio Conte sembra un sosia di se stesso. L’unione tra pazza Inter & neuro Conte sta generando uno psycho team capace di tutto, ma quasi sempre al peggio.
Conte, nonostante sia stato accontentato in maniera quasi totale, rivoluzionando un mercato che era stato impostato in modo diverso, sembra spento, infastidito da tutto.
Quando viene inquadrato, durante le partite, ha le braccia conserte ed assiste alle azioni come se la cosa non lo riguardasse. Non esiste più l’allenatore tarantolato che caricava i suoi ragazzi. Sembra che attenda solo che il tempo passi. Stendiamo un velo pietoso sulla gestione di Eriksen, siamo al limite dl mobbing calcistico.
Le vere sorprese, per aspetti del tutto diversi, sono Simone Inzaghi e Gasperini, due tecnici che stanno tenendo la barra dritta e compattando l’ambiente. Il percorso Champions della Lazio è sorprendente, in un girone di ottimo livello sta per tagliare i traguardo degli ottavi di finale e si è tolta anche la soddisfazione di mettere sotto una brutta gatta da pelare come il Dortmund.
L’Atalanta, nonostante alcuni alti e bassi, si conferma squadra capace di tutto, anche di imprese clamorose come andare a rifilare due goal a domicilio alla macchina da guerra di Klop all’Anfield Road.
Inzaghi e Gasperini: Top e Flop di Lazio e Atalanta
Lazio vs Zenit 3-1 (Immobile 3’ e 55′ (r), Parolo 22′, Dzyuba 25′)
Una bellissima Lazio spazza via lo Zenit e vola verso gli ottavi di finale. Tornano Immobile e Luis Alberto e la differenza si vede. Pratica chiusa in meno di 1 ora. Bravo anche Correa che non segna ma manda in goal i compagni. Lo Zenit fa da vittima sacrificale e non può che assistere impotente al proprio destino.
Lazio, il migliore: Immobile 7.5 rende facili anche le cose difficili e spara all’incrocio il goal del vantaggio.
Il peggiore: Fares 6 sostituisce Lazzari, fa il suo e mette minuti nelle gambe.
Zenit il migliore: Dzyula 7 lo Zenit è lui più altri 10. È il punto di riferimento di tutti. Il leader incompreso
Il peggiore: Malcom 5 inconcludente. Non riesce a finire nulla, ha la stessa produttività di Salvini
Liverpool vs Atalanta 0-2 (Ilicic 60′, Gosens 64′)
La Dea all’esame d’inglese passa con la lode. Il Liverpool viene dominato e non fa un tiro in porta. Una sola squadra in campo che detta legge da subito. Una vittoria senza diritto di replica, la pagina più bella della storia dei bergamaschi. Klopp, da grandissimo che è, ammette la superiorità degli avversari. Un Liverpool irriconoscibile.
Liverpool il migliore: Kloop 7 non per la prestazione ma per l’ennesima lezione di sportività che molti suoi colleghi dovrebbero imparare.
Il peggiore: Milner 4.5 prova a dare ordine alla squadra, a dettare i tempi, ma non gli riesce praticamente nulla.
Atalanta il migliore: Gosens 7.5 brillantissimo impegna severamente il portiere avversario. Praticamente immarcabile mette in difficoltà gli avversari. Nel secondo tempo segna il goal ammazza partita.
Il peggiore: nessuno, ovvio.
Voto Extra
Pirlo 5,5 Il calcio liquido e rock del maestro per ora è solo bagnato dalla casualità.
Conte 3 Con 30mila lire il mio falegname la faceva meglio…
Pirlo e Conte? No, Inzaghi e Gasperini. Inter- Real Madrid, il Pagellone
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Pirlo e Conte? No, Inzaghi e Gasperini. Juventus-Ferencvaros, il Pagellone.
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