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Dal Pervitin alle Benzedrine: breve storia delle anfetamine

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Le anfetamine sono una delle droghe stimolanti più utilizzate al mondo, note per i loro effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale. Secondo il World Drug Report, circa 27 milioni di persone hanno dichiarato di aver fatto uso di anfetamine o metanfetamine, mentre 20 milioni hanno consumato ecstasy.

Le anfetamine: storia e meccanismo d’Azione

Le anfetamine stimolano il rilascio di dopamina e noradrenalina, neurotrasmettitori che aumentano la vigilanza, la concentrazione e la sensazione di benessere. Tuttavia, il loro uso prolungato o a dosi elevate può portare a effetti collaterali gravi, tra cui dipendenza, depressione, disturbi cognitivi e psicotici.

Le anfetamine derivano dalla pianta Ephedra, da cui nel 1885 il chimico giapponese Nagayoshi Nagai riuscì a isolare per la prima volta l’efedrina, un potente broncodilatatore. Tuttavia, la produzione naturale di efedrina era insufficiente per soddisfare la crescente domanda medica, spingendo alla ricerca di un’alternativa sintetica.

Nel 1919, un altro chimico giapponese, A. Ogata, sviluppò la prima versione sintetica dell’efedrina. Il vero punto di svolta avvenne nel 1929, quando il chimico inglese Gordon Alles sintetizzò l’anfetamina moderna presso l’UCLA. Venne commercializzata nel 1932 come Benzedrine Sulfate dalla compagnia farmaceutica Smith, Kline & French, inizialmente come inalatore per congestioni nasali, disponibile senza prescrizione.

L’utilizzo militare e la metanfetamina

Il vero boom delle anfetamine avvenne negli anni ’30, in particolare con lo sviluppo della metanfetamina. Nel 1937, il tedesco Fritz Hauschild creò la versione tedesca, il Pervitin, che ebbe un’enorme diffusione durante la Seconda Guerra Mondiale, specialmente tra le truppe tedesche per migliorare le prestazioni fisiche e combattere la fatica. Anche gli Alleati, come la Royal Air Force britannica e l’esercito americano, adottarono l’uso di anfetamine per mantenere alta la vigilanza dei soldati.

Regolamentazione

Nel periodo 2015-2019, il 95% dei 24.000 laboratori clandestini smantellati per la produzione di stimolanti anfetaminici produceva metanfetamina. Questa sostanza domina i mercati del Nord America, del Sud-Est asiatico e dell’Oceania. Al contrario, in Europa, Africa e Medio Oriente, l’anfetamina pura è più comune. Ecstasy, una forma modificata di anfetamina, è più diffusa in Sud America e nei Caraibi.

Gli effetti collaterali e l’abuso crescente portarono a regolamentazioni severe, in particolare negli Stati Uniti, dove già nel 1971, il Controlled Substances Act classificò anfetamine e metanfetamine come sostanze ad alto rischio di abuso.

Le Nazioni Unite, con la Convenzione sulle Sostanze Psicotrope del 1971, portarono alla restrizione globale del commercio e dell’uso di queste sostanze.

Secondo il World Drug Report 2021 – ultimo disponibile – pubblicato dal United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC), circa 27 milioni di persone hanno dichiarato di aver fatto uso di anfetamine o metanfetamine, mentre 20 milioni hanno consumato ecstasy. Questo rende le anfetamine, insieme alle loro varianti, la terza sostanza più utilizzata globalmente, preceduta solo dalla cannabis e dagli oppioidi.

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