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Maldicenze e mobbing dai colleghi? Paga il datore di lavoro

Mobbing dai colleghi? Il datore di lavoro è costretto a risarcire i danni in caso condotte vessatorie indirizzate ad un dipendente da parte degli altri lavoratori.

Rivolgere accuse infondate ad un collega con esplicito intento persecutorio configura la fattispecie di mobbing. Questo è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 27913 del 04 dicembre 2020. Tra l’altro, si pone in evidenza che la suindicata decisione va annoverata tra le pochissime pronunce che riconoscono il mobbing in ambito lavorativo.

Maldicenze e mobbing dai colleghi? Paga il datore di lavoro

Il Mobbing

Con il termine mobbing si intende il comportamento del datore di lavoro (o dei suoi dipendenti – detto mobbing orizzontale) consistente in una serie di atti che hanno lo scopo di perseguitare un dipendente per emarginarlo al fine di ledere la sua dignità umana (per ottenere le sue dimissioni).

Quando questo comportamento è realizzato dal datore di lavoro (o comunque da un superiore) nei confronti di un dipendente prende anche il nome di bossing (o mobbing verticale). Non esiste una casistica definita per individuare le azioni che possono delineare il mobbing.

In linea di massima, assume rilievo ogni forma di angheria perpetrata da una o più persone nei confronti dell’individuo più debole: ostracismo, umiliazioni pubbliche e diffusione di notizie non veritiere.

Maldicenze e mobbing dai colleghi Paga il datore di lavoro

Il Mobbing sul posto di lavoro. Tutela

Purtroppo dover dimostrare di subire mobbing sul posto di lavoro è impresa ardua. Il nostro Ordinamento, ad oggi, non fornisce adeguati strumenti di tutela.  É a carico del lavoratore l’onere di dimostrare i comportamenti persecutori, la reiterazione dei comportamenti tali da rendere invivibile il contesto lavorativo, la prova del danno subito ed il relativo nesso causale (dichiarazioni testimoniali, perizie e certificati medici che attestino lo stato di depressione e frustrazione, ecc).

Il danno risarcibile è sia quello patrimoniale che quello non patrimoniale (biologico, morale ed esistenziale). Vi è anche una tutela penale. É bene sottolineare che taluni comportamenti vessatori possono cagionare delle conseguenze riconducibili al reato di lesioni personali di cui all’articolo 590 del codice penale.

Conclusioni

In questo caso è stata riconosciuta la fattispecie del mobbing con risarcimento del danno a carico del datore, in quanto quest’ultimo non ha garantito la serenità del dipendente dalle maldicenze altrui.

Tacere fa sentire forte il datore di lavoro (i colleghi) il quale ricorre al mobbing per obbligare il dipendente alle dimissioni. Rompere il muro di omertà incoraggia chi è nella stessa situazione e preferisce stare zitto e sopportare, piuttosto che intraprendere una battaglia con il capo.

 

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Mobbing dai colleghi. Infortuni causati da macchinari.

Mobbing dai colleghi. Infortuni per vita sregolata. 

Mobbing dai colleghi. Stop a permessi lavoro.

Giuseppe Pennone
Giuseppe Pennone
Giuslavorista napoletano, appassionato di pittura, ha collaborato con numerose riviste ed associazioni culturali in qualità di esperto di tematiche sociali quali lavoro, diritti negati e ambiente.

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