Il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ospite come d’abitudine a Otto e mezzo (La7), ha commentato la conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina che si è tenuta a Roma, alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di Antonio Tajani e Matteo Salvini, e dei ministri Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso.
Lapidario il suo giudizio: “Se noi smettessimo di mandare le armi, potremmo ospitare una cosa un po’ più seria di quella pagliacciata che abbiamo ospitato oggi e che è una vergogna. È una vergogna organizzare conferenze sulla ricostruzione dell’Ucraina quando stiamo mandando armi per distruggere quel poco di Ucraina che è ancora in piedi“.
Travaglio poi spiega: “Mentre contribuiamo a distruggere l’Ucraina coi nostri armamenti e con quelli dei nostri alleati, facciamo le conferenze per spartirci le zone d’influenze dell’Ucraina, che continuerà a essere distrutta nei prossimi mesi fino a quando qualcuno deciderà di mettersi a un tavolo. Il tavolo lo organizzano quelli che non mandano le armi, perché quelli che mandano le armi a uno dei paesi belligeranti non verranno mai riconosciuti come mediatori super partes dagli altri. Per questo motivo viene presa in considerazione la proposta cinese da Zelensky, il quale sa che i cinesi, per quanto amici dei russi, non li stanno armando. La telefonata tra Zelensky e Xi Jinping è fondamentale e ha lasciato in braghe di tela gli americani e i russi proprio perché è una cosa seria. Noi cosa facciamo invece?”.
Ricostruzione Ucraina? Travaglio: “Vergogna la conferenza di oggi!”
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