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Sorpresa PD, Zingaretti si dimette: Mi vergogno, si parla solo di poltrone

Nicola Zingaretti si dimette a sorpresa dopo le polemiche di questi giorni: Basta stillicidio, mi dimetto da segretario.

Nicola Zingaretti si dimette

Con un lungo post su Facebook Nicola Zingaretti annuncia le dimissioni da segretario Pd:

 Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie.

Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di…

Pubblicato da Nicola Zingaretti su Giovedì 4 marzo 2021

 

 

Choc tra dirigenti e parlamentari dem, nessuno era stato informato della decisione del leader. C’era attesa per l’assemblea nazionale del 13 marzo per capire come affrontare le tensioni interne e la richiesta della minoranza di fare il congresso, che il segretario Pd aveva già respinto nell’ultima direzione. Ma nessuno si immaginava un gesto così eclatante da parte del segretario.

Prime reazioni da parte delle altre forze politiche: “Spero che le dimissioni di Zingaretti non siano un problema per il governo: di tutto abbiamo bisogno tranne che di problemi”. Commenta il leader della Lega, Matteo Salvini, uscendo da Palazzo Giustiniani.

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Queste le altre parole di Nicola Zingaretti:

Sono stato eletto proprio due anni fa. Abbiamo salvato il Pd e ora ce l’ho messa tutta per spingere il gruppo dirigente verso una fase nuova. Ho chiesto franchezza, collaborazione e solidarietà per fare subito un congresso politico sull’Italia, le nostre idee, la nostra visione.

Dovremmo discutere di come sostenere il Governo Draghi, una sfida positiva che la buona politica deve cogliere.
Non è bastato. Anzi, mi ha colpito invece il rilancio di attacchi anche di chi in questi due anni ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto. Non ci si ascolta più e si fanno le caricature delle posizioni.
Ma il Pd non può rimanere fermo, impantanato per mesi a causa in una guerriglia quotidiana. Questo, sì, ucciderebbe il Pd.

Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili.

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