Continua lo sciacallaggio su Denise Pipitone eppure il faccia a faccia tra il legale della famiglia e la procura di Marsala fa pensare a sviluppi reali.
Lo sciacallaggio su Denise Pipitone e il confronto sanguigno con Olesya Rostova
Una vicenda di cronaca tragica che ritrova la ribalta mediatica grazie a un programma tv in Russia che sta condizionando gli ultimi sviluppi dl caso, condizionandoli al ritorno della propria audience: siamo alla realizzazione più completa di Quinto Potere, il bellissimo film di Sidney Lumet del ’76 in cui si arrivava a uccidere un giornalista in diretta TV per salvare gli ascolti dell’emittente. Eppure il faccia a faccia top secret tra il legale della famiglia e la procura di Marsala fa pensare che i gruppi sanguigni coincidano e che si debba passare all’esame del Dna.
La possibilità che la storia di Olesya Rostova, la ragazza di Mosca rapita da piccola e in cerca dei genitori, coincida alla fine con il dramma di Piera Maggio, la mamma di Mazara del Vallo che s’è vista rapire la sua Denise Pipitone il primo settembre del 2004, quando sparì a due passi da casa, è ancora tutto da verificare. Ma qualcosa si muove.
L’avvocato della famiglia, Giacomo Frazzitta, ha accettato di partecipare alla registrazione del programma sul primo canale tv russo, la popolare emittente che centellina da quasi due settimane lei notizie sul caso.
“Adesso il raffronto s’è fatto“, ha dichiarato Frazzitta dopo un collegamento di tre ore e un passaggio alla procura della Repubblica di Marsala con il procuratore Vincenzo Pantaleo, al quale sarebbe stata fatta richiesta di una rogatoria. Questo farebbe pensare che i due gruppi sanguigni coincidano e che a questo punto bisognerà passare all’esame del DNA. Ma Frazzitta si trincera dietro il no comment e una conferma sconcertante: “Sono costretto a farlo perché ho dato la mia parola d’onore su un embargo che si scioglierà solo al momento dell’emissione della registrazione“.
Si aspetta dunque la TV russa per svelare il nuovo passaggio. Come conferma lo stesso Frazzetta: “Ogni giorno un pezzetto di storia, di racconti inutili, di mezze frasi, di rinvii per creare attesa, per guadagnare pubblicità e audience…”

La storia di Denise Pipitone e della sua famiglia
Il capitolo televisivo russo è solo l’ultimo che campeggia sulla vicenda di una ingarbugliata storia familiare culminata nella separazione di Piera Maggio dal primo marito, Toni Pipitone, uscito di scena quando ha capito che Denise non era sua figlia.

Un colpo di scena privato ma alla fine tirato fuori a tutta pagina nei processi seguiti alla scomparsa della piccola Denise perché Piera Maggio accusò come responsabili del rapimento sia la prima moglie di Giuseppe Pulizzi che sua figlia Jessica. Scagionate e assolte fino in Cassazione, nonostante le carte giudiziarie indichino la possibilità che l’odio familiare potesse essere la molla per il rapimento.
Dunque ci sarebbe stato il movente ma non i colpevoli. Pulizzi è rimasto per anni in silenzio, per poi invece scagliarsi contro la prima figlia oggi trentenne, arrivando a costituirsi parte civile nei processi, scongiurandola invano di dire tutto quel che sapeva. Un quadro devastante. Lo show televisivo russo è solo l’ultimo capitolo di questa tragica telenovela.
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